giovedì 7 ottobre 2021
Appartiene alla generazione degli scrittori che, provenienti da culture e tradizioni differenti, hanno adoperato la lingua diffusa dall’Impero Britannico come strumento di rivendicazione e riscatto
Lo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah, premio Nobel per la Letteratura 2021

Lo scrittore tanzaniano Abdulrazak Gurnah, premio Nobel per la Letteratura 2021 - Ansa

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Poco conosciuto in Italia (l'ultimo suo libro pubblicato nel nostro Paese, Il disertore, è uscito da Garzanti nel 2006), il tanzaniano Abdulrazak Gurnah è il vincitore del Nobel per la Letteratura di quest’anno. Una scelta che da una parte conferma la volontà – espressa da tempo dall’Accademia di Svezia – di allargare lo spettro geografico del premio e dall’altra torna a insistere sull’ambito della lingua inglese, già ampiamente valorizzato negli ultimi anni con i riconoscimenti a Kazuo Ishiguro, a Louise Glück e, non ultimo, a Bob Dylan.

Nato a Zanzibar nel 1948, Gurnah appartiene alla stessa generazione dell’eterno sconfitto Salman Rushdie, e cioè a quella degli scrittori che, provenienti da culture e tradizioni differenti, hanno adoperato la lingua diffusa dall’Impero Britannico come strumento di rivendicazione e riscatto.

Il Nobel 2021 non rinuncia alla sua implica funzione politica, che nel caso di Gurnah corrisponde alla riflessione sul drammatico lascito del colonialismo, ma si sottrae a tematiche che, alla vigilia, erano considerate più impellenti, come quella dell’emancipazione femminile di cui poteva essere considerata portavoce la favorita Annie Ernaux.

Non meno degno di attenzione un altro aspetto, più strettamente letterario: a confronto di altri narratori il cui nome era stato speso nella rosa dei candidati (dal rumeno Mircea Cartarescu all’ungherese László Krasznahorkai), Gurnah è portatore di una visione del romanzo tutto sommato tradizionale. Non convenzionale, sia chiaro, ma senza dubbio maggiormente legata un’idea del racconto meno innovativa di altre che si stanno affacciando sulla scena. Per arrivare al Nobel, insomma, gli sperimentatori dovranno pazientare ancora un po’.

La reazione del Nobel: dedico il premio all'Africa e agli africani, grazie

Gurnah ha espresso sui social le sue emozioni, uno volta scoperto di aver ottenuto il prestigioso riconoscimento: "Dedico questo premio Nobel all'Africa e agli africani, e anche a tutti i miei lettori, grazie!". Ha poi aggiunto: "Ho pensato che fosse uno scherzo. È stata tale la sorpresa che ho aspettato fino a quando l'ho sentito annunciare prima di poterci credere".



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