Non sembrano avvicinarsi le posizioni sulle unioni civili all'interno della maggioranza. Se l'obiettivo del vertice tra il premier Renzi e il leader di Area popolare Alfano, durato dalle 18 alle 20, era trovare una mediazione, dalle dichiarazioni all'uscita si può ben dire che le distanze restano siderali.
Alfano ai giornalisti in attesa fuori da Palazzo Chigi ha detto senza mezzi termini che "sono emerse differenze di merito e sui tempi", rimanendo forte la contrarietà del suo partito alle adozioni nelle unioni omosessuali e all'utero in affitto, materia, ha aggiunto, "da sanzione penale". "Se gli italiani - ha aggiunto - in larga maggioranza vogliono una buona legge sulle unioni civili, non sono disponibili ad ammettere che i bambini siano penalizzati: i bambini hanno diritto a un papà e a una mamma. E anche sull'utero in affitto, per noi ci vuole addidrittura la sanzione penale".
Dunque per Ap "la Cirinnà 1 (il testo del ddl che porta il nome della senatrice del Pd che l'ha elaborato, ndr), la Cirinnà 2 (il testo modificato qualche giorno fa, ndr) ancora meno bene su alcuni punti di vista. Noi temiamo che attraverso norme scritte in modo ambiguo si violino alcunipaletti fissati dalla Corte Costituzionale, si faccia una sorta di equiparazione con il matrimonio, e ci sia la possibilità prima o dopo, anche attraverso l'intervento della magistratura, che si arrivi all'adottabilità di bambini da parte di coppie dello stesso sesso".
Ap, ha promesso Alfano, farà "una battaglia leale e coerente sui nostri principi. Sì al riconoscimento di diritti individuali patrimoniali, no all'adozione dei bambini. Il tema delle adozioni è un tema che oggi ci divide molto". Renzi ha promesso entro l'anno l'approvazione di una legge sulle unioni civili. Il Pd punta ad incardinare il dibattito in Senato mercoledì 14 ottobre, prima che inizi la sessione di bilancio sulla legge di Stabilità, e vuole adottare come testo base il disegno di legge presentato dalla senatrice del suo partito Monica Cirinnà.