martedì 7 novembre 2023
Ammesso alla discussione in aula il testo di iniziativa popolare sul quale i radicali hanno raccolto 11mila firme. E' la terza regione a maggioranza di centro-destra a discutere una soluzione simile
L'aula del Consiglio regionale del Piemonte

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Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato l’ammissibilità della proposta di legge di iniziativa popolare sul suicidio assistito, che dunque verrà discussa in aula. Ma, secondo il presidente dell’assemblea Stefano Allasia (Lega), «non avrà sicuramente possibilità di proseguire il suo iter per incostituzionalità della materia».
Durante il voto a favore si sono espressi tutti gli esponenti delle minoranze e una parte significativa della maggioranza di centrodestra: il provvedimento è stato così approvato con 34 sì, due no e tre astenuti. Il testo, elaborato dall’Associazione Luca Coscioni e già presentato in numerose altre Regioni, mira a definire tempistiche e procedure certe per le persone malate sul territorio regionale, riferendosi alle organizzazioni delle Asl , facendo riferimento alla sentenza della Consulta 242/2019.
Nel corso del dibattito generale sono intervenuti i capigruppo di opposizione che, con sfumature diverse, hanno dichiarato il loro accordo con il provvedimento, mentre il capogruppo leghista Alberto Preioni ha motivato il voto a favore ribadendo la natura “tecnica” del voto di ammissibilità, che non doveva prendere in considerazione il merito e il contenuto della norma.
Sulla questione è poi tornato anche il presidente Allasia, ribadendo la sua contrarietà, espressa con il no – in Ufficio di presidenza e in Aula – da lui e anche dal vicepresidente di Forza Italia Franco Graglia: «La proposta si rifà a una sentenza della Corte costituzionale che ricusa un articolo del Codice penale, per cui nelle more di questa ricusazione alcune associazioni hanno tessuto alcune idee sul suicidio assistito. Noi però – rimarca – riteniamo inaccettabile proporlo a livello regionale, perché non è una competenza della Regione. Tecnicamente le 11.000 firme sono totalmente valide e accettabili, e quella che abbiamo votato è una proposta di delibera della maggioranza, votata in gran parte a maggioranza. Ma in coerenza ribadisco che la legge certamente non avrà la possibilità di proseguire il suo iter». Dopo Veneto e Friuli Venezia Giulia, il Consiglio regionale del Piemonte è il terzo a dare il via libera alla discussione di un disegno di legge di iniziativa popolare che mira a legalizzare sul territorio il suicidio assistito. Tutte e tre le Regioni sono a guida di centrodestra.

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