Agenzia Romano Siciliani
Pubblichiamo il testo dell’intervento di don Francesco Dell’Orco in apertura del “Rosario del 23”, l’esperienza di preghiera che da tempo vede riunirsi mensilmente online centinaia di persone unite nel ricordo grato di Carlo Casini, nel giorno che ogni mese ricorda quello della sua morte, il 23 marzo 2020.
Pace a voi tutti, fratelli e sorelle!
Sono don Francesco Dell’Orco, parroco di “Santa Maria di Costantinopoli” in Bisceglie (Bat).
Nel ricordo di Carlo Casini, apostolo del Vangelo della Vita, ci ritroviamo a pregare insieme il Santo Rosario, meditando i misteri gloriosi del Signore nostro Gesù Cristo con gli occhi e il cuore della beata Vergine Maria.
Avevo sentito parlare di Carlo e avevo letto alcuni suoi interventi sul valore della vita: una persona capace di volare con le due ali dello spirito umano, la ragione e la fede (Cfr. Giovanni Paolo II, Fides et ratio). In particolare, ricordo di aver letto e studiato il testo di Carlo, La legge sulla fecondazione artificiale. Un primo passo verso la giusta direzione, Cantagalli 2004.
Dal 2016 al 2021 sono stato assistente pastorale dell’Università Cattolica Sacro Cuore-Policlinico universitario “Agostino Gemelli” di Roma e lì ho avuto la gioia e la grazia di incontrare l’onorevole Carlo Casini.
La Divina Provvidenza mi condusse a Roma per conoscere tante persone meravigliose, fra cui Carlo. Ricordo che, appena arrivato in ateneo – settembre 2016 –, nell’aula “Brasca” ci fu un convegno sulla vita. Doveva parlare l’onorevole, ma con somma umiltà chiese a sua figlia Marina, bioeticista, di parlare al suo posto.
Mi colpì molto la sua umiltà vissuta secondo la carità di cui ci parla San Paolo nella 1 Lettera ai Corinzi, cap. 13. Carlo aveva la capacità di fare spazio agli altri, proprio come sanno fare i “grandi”. San Giovanni Battista dice: “Cristo deve crescere; io, invece, diminuire” (Gv 3,30)”.
Poi ho incontrato Carlo nei suoi ricoveri in Policlinico e nella sua abitazione, portandogli la Santa Comunione eucaristica. Carlo era circondato dalla tenerezza della moglie e dei suoi figli. Attendeva ogni giorno il Farmaco dell’immortalità, la Medicina di salvezza, il Pane della vita disceso dal cielo per la salvezza del modo. Ormai non poteva più parlare, ma parlava con il suo sguardo, tutto proteso verso Gesù Eucaristia, che adorava con viva fede. Il letto di Carlo era diventato un altare, le lenzuola un corporale, la sua vita era sempre più conformata a Cristo, partecipe della sua passione redentrice. La stanza di Carlo aveva “un sapore eucaristico”. I suoi familiari sono stati accanto a lui come la Madonna è stata ai piedi della croce del suo Figlio.
Carlo con intelletto d’amore si è molto impegnato per la tutela della vita umana, sacra dal concepimento al tramonto naturale, aiutandoci a riscoprire il fratello più piccolo di Gesù, l’embrione, “uno di noi”. Nella malattia Egli ci ha fatto del bene con l’offerta amorosa della sua vita al Padre in intima unione al sacrificio eucaristico di Cristo. Spero che presto sia aperto il Processo di beatificazione.
Ringraziamo la SS. Trinità per il dono di Carlo, sentendolo vicino a noi “nella comunione dei santi”. Continuiamo insieme a pregare e a servire la causa della vita, seguendo l’esempio luminoso di Carlo.
Preghiera ispirata dal Messaggio del Santo Padre Francesco, pronunciato dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, ai partecipanti al pellegrinaggio del Movimento per la Vita (il Messaggio pontificio si legge cliccando qui)
O Dio Padre, creatore e amante della vita, Ti ringraziamo per averci donato Carlo Casini, fondatore del Movimento per la Vita, che ha fatto del servizio alla vita il centro del suo apostolato laicale e del suo impegno politico.
O Gesù, venuto per darci la vita in abbondanza, benedici i Centri di Aiuto alla Vita, le Case di Accoglienza, i servizi Sos Vita, il Progetto Gemma e le Culle per la vita, perché continuino a promuovere a tutti i livelli della società la cultura dell’accoglienza e dei diritti dell’uomo, portando avanti la tutela sociale della maternità e l’accoglienza della vita umana in ogni sua fase.
O Spirito Santo, Signore che dai la vita, suscita persone di ogni età che si spendano concretamente al servizio della vita umana, soprattutto quando è più fragile e vulnerabile; perché essa è sacra, creata dal Padre per un destino grande e bello; e perché una società giusta non si costruisce eliminando i nascituri indesiderati, gli anziani non più autonomi o i malati incurabili.
O Maria, Madre della Vita, aiutaci a rinnovare ancora una volta il nostro “sì” alla civiltà dell’amore, consapevoli che liberare le donne dai condizionamenti che le spingono a non dare alla luce il proprio figlio, è un principio di rinnovamento della società civile. Aiutaci a porre sempre al centro la dignità della persona, privilegiando chi è più debole, ricordandoci che il concepito rappresenta ogni uomo e donna che non conta, che non ha voce.
O Santa Teresa di Calcutta, presidente spirituale dei Movimenti per la Vita nel mondo, intercedi per noi. Amen!
Non sei ancora abbonato alla newsletter settimanale gratuita di Avvenire su Vita, Bioetica e Cura? CLICCA QUI. Se già sei iscritto a proposte informative digitali di Avvenire invece CLICCA QUI.