
Marta Russo - .
Tra le 31 onorificenze al merito conferite dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, una è stata assegnata a Marta Russo, 24 anni, per il suo impegno a favore della disabilità e per il suo lavoro volto a rendere le città più accessibili. Il 26 febbraio parteciperà alla cerimonia ufficiale: «Ho le lacrime agli occhi, sono davvero onorata», racconta Marta con emozione. Ma la gioia per questo importante riconoscimento si unisce a un altro evento speciale: «Qualche giorno fa – rivela con entusiasmo – sono stata invitata a partecipare il 28 e 29 aprile al Giubileo delle persone con disabilità da suor Veronica Donatello», responsabile del Servizio Cei per la pastorale del settore. Un invito ricevuto sia per la sua storia personale che per il suo ruolo di presidente dell’associazione “Diritti diretti”.
La vita di Marta Russo è ricca di attività: studentessa magistrale in Psicologia clinica, impegnata in iniziative di sensibilizzazione sulla disabilità nelle scuole, collaboratrice del Ministro per le Disabilità e – come è stata soprannominata – “influencer dell’accessibilità” per la sua attività sui social. Un vulcano di energie che ha scelto di mettere al servizio degli altri, sostenuta da una profonda sensibilità e una fede incrollabile, condivisa con la sua famiglia.
«La gravidanza di mia mamma è stata molto complicata: i medici dissero che io e la mia gemella saremmo state dei vegetali e che la nostra aspettativa di vita sarebbe stata di 2 anni. Purtroppo la mia sorellina non ce l’ha fatta, ma so che mi accompagna sempre e vive dentro di me». Marta è nata con lesioni cerebrali a entrambi gli emisferi ed è rimasta in terapia intensiva per tre mesi. «Crediamo fortemente che io sia anche il frutto di un miracolo: le suore di Santa Marinella insistettero affinché i miei genitori mi adagiassero sulla tomba di Maria Crocifissa Curcio, fondatrice della congregazione delle Carmelitane Missionarie di Santa Teresa del Bambin Gesù. Io sono uno dei motivi della sua beatificazione, che è avvenuta nel 2005». Nonostante le difficoltà iniziali, caratterizzate da deficit mnemonici e problemi motori, grazie anche al costante supporto della nonna, Russo ha raggiunto traguardi inimmaginabili: «Oggi riesco a camminare per brevi tratti senza sedia a rotelle, con il sostegno di qualcuno, e ho una memoria di ferro. È un enorme passo avanti, frutto di un lavoro immenso». Guardando indietro, neppure lei riesce a credere ai progressi compiuti.

Marta con papa Francesco - .
Tra le esperienze più intense, l’incontro con papa Francesco: «Un’emozione grandissima, indescrivibile. Ogni traguardo per me ha un valore immenso, lo devo a Dio, alla mia famiglia e a tutte le persone che hanno pregato per me». Un sentimento di gratitudine che si traduce in un forte spirito di servizio: «Ho sentito l’esigenza di mettermi al servizio delle persone con disabilità. Aiutare gli altri mi è sempre venuto naturale». Da questa vocazione è nato il suo impegno per colmare la mancanza di informazioni sull’accessibilità dei luoghi: «Lo faccio personalmente, verificando se le strutture sono realmente accessibili. Molte si definiscono tali, ma in realtà non lo sono». Nel 2017 ha creato il suo canale YouTube “I Pensieri di Marta”, con l’obiettivo di raggiungere più persone possibili: «Porto avanti una rivoluzione culturale: bisogna cambiare mentalità, capire che la disabilità non è qualcosa di estraneo ma una condizione che può riguardare chiunque, in qualsiasi momento della vita. Serve maggiore inclusione, anche nel mondo del lavoro».
Poi il pensiero ritorno al 26 febbraio e al titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica italiana: «Mi sento ripagata di tutti gli sforzi che nessuno conosce, delle difficoltà che la mia famiglia ha vissuto». Con la sua storia vuole lanciare anche un altro messaggio: «Sono stata una diagnosi senza speranza, eppure oggi sono qui. Vorrei dire a quei genitori che si sentono sopraffatti dalla paura di non arrendersi. Credere, pregare, e non perdere la speranza può fare la differenza».