venerdì 27 aprile 2018
Rompono il silenzio Chris Gard e Connie Yates per esprimere vicinanza ai genitori del piccolo Alfie. E ribadiscono che occorre risolvere queste situazioni «prima che arrivino in tribunale»
Connie Yates e Chris Gard, i genitori di Charlie, il bambino affetto da una malattia mitocondriale morto a Londra il 28 luglio 2017

Connie Yates e Chris Gard, i genitori di Charlie, il bambino affetto da una malattia mitocondriale morto a Londra il 28 luglio 2017

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Hanno osservato la più assoluta discrezione, uno stile al quale sono fedeli ormai da mesi: Chris Gard e Connie Yates, genitori di Charlie, il bambino affetto da una malattia mitocondriale morto a Londra il 28 luglio 2017, a pochi giorni dal primo compleanno, per il distacco della ventilazione, hanno rotto il silenzio solo ieri. E sulla pagina Facebook della Charlie Gard Foundation, costituita a scopo di ricerca e informazione con i donativi raccolti durante la campagna per ottenere una cura sperimentale per loro figlio, hanno dichiarato di seguire «con i cuori pesanti» la vicenda di Alfie.

«Per chi non è passato da una situazione del genere è impossibile capire il dolore che Tom e Kate stanno passando – aggiungono –. Quando stavamo combattendo per nostro figlio ci siamo accorti che casi come questi avrebbero potuto continuare finché la legge non fosse cambiata. Ciò si sta dimostrato tragicamente vero».

Dopo la morte del figlio, Chris e Connie hanno lavorato con «pediatri medici, avvocati, politici e altre famiglie che hanno sofferto situazioni simili» per «cercare di proporre una legge che impedisca ai genitori di sperimentare il nostro dolore». Occorre risolvere queste situazioni «prima che arrivino in tribunale».

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