Caro direttore, la vicenda umana del piccolo Charlie Gard si è conclusa, ma gli interrogativi che ha suscitato restano aperti e le ferite che ha lasciato continueranno a sanguinare per molto tempo ...
Grazie Charlie! La tua vita è preziosa e non ha meno valore della mia. Il tuo nome, come il mio, è scritto nel palmo della mano di Dio e anche tu resti un prodigio della creazione
«È un momento davvero triste per il piccolo Charlie Gard, per i suoi genitori, per la medicina e per l’umanità intera, eppure non è un giorno senza ulteriore speranza»
Seguiamo tutti con il fiato sospeso la vicenda del piccolo Charlie, colpito dalla sindrome da deplezione del DNA mitocondriale e per il quale i medici del Great Ormond Street Hospital di Londra ...
Si tratta di una questione umana e culturale: è la stessa Gran Bretagna che ha appena autorizzato una manipolazione genetica che farà nascere bambini con il Dna di tre persone
L’accesa concitazione del dibattito pubblico non solo sfavorisce il dovuto clima di rispetto verso tutti i soggetti - in primis i genitori - ma genera confusione nei non addetti ai lavori
A me sembra che abbandonare il piccolo sarebbe anche un affermare che è lecito lasciare morire i malati non autonomi e affetti da patologie senza speranza
Il destino di persone malate e disperate non dovrebbe essere risucchiato nel tritacarne della pubblicità in internet (esca da click) e di quella elettorale
L’attesa di un ulteriore intervento di papa Francesco sulla drammatica vicenda umana del bambino malato Charlie e dei suoi genitori era grande sia tra i cattolici che tra i non credenti ...
Con l’ardire di un padre che come un leone lotta per la vita del figlio, così anch’io, un po’ padre di Charlie Gard, chiedo a tutti noi, concittadini italiani, di osare
Gli hanno concesso una proroga. Qualche ora ancora, o qualche giorno, perché i genitori abbiano modo, come si dice, «di elaborare il distacco». Ma la strada di Charlie sembra comunque tracciata
Poche e flebili le voci che si sono levate in difesa del diritto dei genitori di Charlie di farlo partecipare a uno studio sperimentale sulla «terapia di bypass nucleosidico»
La legge inglese ha deciso che il piccolo Charlie Gard non deve continuare a vivere. Anche se i suoi genitori sono pronti a curarlo nel migliore dei modi
Ripugna alla coscienza che al piccolo di dieci mesi debba venire data la morte. Ripugna perché il paziente non può esprimere la sua volontà e, anzi, se ne esprime caparbiamente una, è quella di vivere
Anche rinunciando a trattamenti sanitari, sperimentali o meno, se ritenuti clinicamente inutili e gravosi per il piccolo, perché non accompagnarlo con cure palliative fino alla fine?