martedì 2 ottobre 2012
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L’appuntamento è per oggi alle 15 (sino alle 16.15), quando la Commissione Sanità del Senato riprenderà l’esame del disegno di legge sulle «Dichiarazioni anticipate di trattamento» (le «Dat», altrimenti detta legge sul «fine vita»). A 15 mesi ormai dalla riconsegna a Palazzo Madama – che l’aveva già varato nel marzo 2009 – del testo modificato e approvato a Montecitorio, tocca ai senatori pronunciarsi sulle sole innovazioni introdotte alla Camera (significative, ma quantitativamente esigue). Ed è proprio su questi aspetti che da oggi la Commissione dovrà esprimersi attraverso un dibattito generale del quale tuttavia è difficile prevedere i tempi. Se ogni membro dell’organismo senatoriale ha infatti diritto di prendere la parola, altrettanto possono fare in teoria tutti i senatori: una eventualità che, qualora fosse adottata dai partiti contrari al testo (buona parte del Pd, radicali in testa, e l’Idv), dilaterebbe a dismisura i tempi in Commissione. I sostenitori della legge (la grande maggioranza del Pdl, Udc, Api, Lega, esponenti del Pd) si augurano che rispetto alle tattiche ostruzionistiche prevalga il rispetto per la democrazia: il testo è stato oggetto di tre passaggi alle Camere in quattro anni e mezzo di esame complessivo, e tutte le forze politiche hanno avuto modo di dire la loro con ampiezza. Ora non resta che contarsi in aula.
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