sabato 5 novembre 2016
50 aziende operano nel Paese asiatico dopo la stretta di India, Thailandia e Nepal. Il divieto fino a quando non sarà elaborata una legge.
Donne in un centro dove viene praticato l'utero in affitto, a New Delhi in India (Ansa)

Donne in un centro dove viene praticato l'utero in affitto, a New Delhi in India (Ansa)

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La notizia è riportata da AsiaNews: la Cambogia ha annunciato il “bando totale” della maternità surrogata finché il governo non approverà una legge che regolamenti la possibilità per una donna di dare alla luce il figlio di altri genitori attraverso quello che è un vero e proprio affitto del proprio corpo.

La decisione è stata presa per dare tempo a Phnom Penh di progettare una legge adeguata, dopo che altri Paesi asiatici negli ultimi mesi hanno limitato l’accesso alla maternità surrogata.

Gli esperti affermano che in Cambogia circa 50 aziende operano nel campo della maternità surrogata; molte di esse si sono trasferite nel Paese dopo la stretta delle regolamentazioni avvenuta in Nepal, India e Thailandia.

Il costo per una coppia che «ordina» un figlio da una madre surrogata varia nel Paese dai 32 ai 45mila dollari, 10mila dei quali vanno alla donna che affitta il proprio utero.

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