Superminimo per il Fondo Clero resta un miraggio
martedì 16 gennaio 2024
L’adeguamento delle pensioni al costo della vita per il 2024 ha prodotto questi importi: il trattamento minimo a 598,61 euro, il “superminimo” a 614,77 euro. In via transitoria il superminimo è stato previsto anche nel Fondo Clero e solo per il
2023 e il 2024. Tuttavia le rate di pensione fino al prossimo dicembre (tredicesima compresa) ricevono l’agevolazione con alcune differenze rispetto allo scorso anno. Infatti nel 2023 è stato richiesto il requisito dell’età di almeno 75 anni, mentre quest’anno si prescinde dall’età. L’Inps spiega (circolare 1/2024) che l’aumento sul minimo è del 2,7% (16,16 euro) quindi per un importo complessivo non oltre 614,77 euro. Niente “super” al di sopra di questo importo. In ogni caso non si considerano altri redditi o prestazioni da invalidità civile liquidate all’interessato. Tuttavia la soglia limite restringe il beneficio ai pensionati del Fondo che hanno versato non oltre 22 anni di contributi. Infatti l’incremento di 16,16 euro corrisponde per i sacerdoti a due maggiorazioni di 6,93 l’una che si aggiungono alla pensione maturata dopo 20 anni di versamenti. Poiché l’assicurazione nel Fondo è continuativa, i 22 anni netti di versamenti si possono riscontrare solo nelle vocazioni adulte e nei laicizzati. Tuttavia si stima che sia le une sia gli altri hanno già ottenuto una pensione da lavoro (ante o post Clero) che concorre a un trattamento complessivo oltre
il superminimo. Anche la riduzione di un terzo della pensione clero (nel 2024 è di 199,53 euro) subìto da chi riscuote due pensioni non modifica l’esclusione di fatto dei sacerdoti dal superminimo e che, allo stato dell’arte, resta solo un miraggio. Aggiunge ancora l’Inps che «nel caso di pensione integrata al trattamento minimo, l’incremento è calcolato sul trattamento integrato». A questo riguardo, nessuna pensione del clero è integrata al minimo, essendo tutte d’importo fisso “pari” al minimo dei lavoratori dipendenti. Si può ritenere tuttavia che nella citazione l’Inps abbia inteso includere le pensioni del clero, ma questo non muta la previsione del beneficio limitato a pochi pensionati del Fondo. Accedono invece al bonus i titolari di pensione in convenzione internazionale, compreso l’accordo con il Vaticano. In questo caso l’incremento si calcola sulla quota della pensione a carico dell’Inps detta “pro rata italiano”. © riproduzione riservata
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