venerdì 2 novembre 2007
Domenica la Chiesa ha beatificato 498 cattolici spagnoli uccisi negli anni '30 del secolo scorso, ma sui giornali si è dato per scontato che i pretesi "martiri" (vescovi, preti, suore e fedeli laici) erano solo dei "franchisti", e in modo rabbioso e gridato "Manifesto" e "Liberazione", scoperto che la data era 28 ottobre, anniversario della Marcia su Roma, hanno scritto persino di un "Papa fascista"! Due sole note. Primo: Nel "fondo" del "Giornale" (30/10) Mario Cervi " non digiuno di storia, avendone scritto molto insieme con Indro Montanelli " osservava che quei martiri in maggioranza furono uccisi prima del luglio 1936, data dell'"alzamiento" con il quale il giovane Franco dal Marocco si mise alla testa dei ribelli al governo anarco-repubblicano, e quindi è falso definirli "franchisti": furono uccisi solo perché cattolici, preti, suore e laici. Henri Tincq su "Le Monde" (24/10) ha di recente ricordato che uno dei due vescovi fu in pubblico torturato, evirato e poi ucciso. E la seconda nota dice che, quale sia stato l'atteggiamento della Chiesa spagnola nei confronti del franchismo, la Santa Sede fu allora sempre molto critica verso Franco. Pio XI era notoriamente antidittature e "L'Osservatore" diretto da Giuseppe della Torre, anche lui noto come antitotalitario, affidò cronache e commenti sulla guerra di Spagna a due noti antifascisti doc: De Gasperi e Gonella. Appendice con domanda: nei giorni scorsi la stessa Chiesa ha beatificato come martire Franz Jaegerstaetter, trucidato dai nazisti. Perbacco! Vaticano filofascista e antifascista, filonazista ed antinazista? Qualcosa non fila, se vince il pregiudizio.
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