giovedì 29 novembre 2007
Ma sì! Dicevo dei segni di speranza. La conferma subito dove non li aspetti. Ieri su "Repubblica" Curzio Maltese, che ha riempito pagine contro Chiesa e dintorni, dà finalmente voce ad una replica. Avvenire ne parla a pagina 2, e Malpelo spera in qualche seguito, per esempio spera che "Repubblica" illustri prossimamente anche le giuste esenzioni fiscali a partiti, sindacati, cooperative, enti di volontariato ed enti religiosi non cattolici. Un sogno? Ma la speranza è più vasta, e trova altre conferme. Sempre ieri sul "Corsera" (p. 45) Ernesto Galli Della Loggia " "L'Europa e il suo nulla" " pare riflettere per contrasto sul fatto che da noi l'eredità grande e "non indegna" dei valori cristiani ha resistito e pare resistere a tutti i tentativi dei fanatismi del passato e dei nichilismi di oggi. Lì sotto un titolone per Amos Oz ricorda che "Sarà l'ironia a seppellire i fanatici". Già: la "fede mite" dei Vangeli risorgerà sempre. Non basta ancora. Due pagine dopo, sempre "Corsera", nell'elzeviro di "Terza pagina" " "Quando l'uomo esplora se stesso" " Giorgio Montefoschi riflette su un libro di Piero Boitani per la celebre Fondazione Valla, "Il viaggio dell'anima", e ben visibile un sommarietto suona così: «Nelle profondità di ogni uomo si può intravedere l'ombra di Dio». Senza allargarci troppo, perché leggendo si capisce che nel libro più che Dio è in gioco un generico "divino", anche questo è un discorso aperto alla speranza. Dopo le analisi catastrofiche dei giorni scorsi sul "grande inverno" che surgelava Chiesa e messaggio cristiano, benvenuto ogni soffio di calore.
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