giovedì 22 novembre 2007
Sorrisi. Da domenica è beato Antonio Rosmini, grande in fede, teologia, ragione e filosofia, con tanti saluti per stralunati matematici impertinenti e psicoterapeuti arrabbiati. Stralunato anche qualche articolo sull'evento. Trovi la stralunatezza identica su varie pagine a firma diversa, perciò la fonte malandrina fu qualche Agenzia. Lunedì su "Mattino" (p. 9) e "Gazzetta del Mezzogiorno" (p. 2): «rito di beatificazione con gli arcivescovi di Torino, Poletto, e di Roma, Giovanni Battista Re». Il cardinale Re "arcivescovo di Roma", perciò arcipapa? Arcidenti! Sulla "Gazzetta" poi tra virgolette, parola del "cardinale Martins" (Saraiva Martins, Ndr): «il messaggio di Rosmini è di scottante attualità, mentre si sta registrando una progressiva eclissi di Dio e della sua Provvidenza». Ma la frase non "si registra" nel discorso del cardinale: stralunata! Stralunata anche "Repubblica", martedì, sul "Partito del popolo italiano delle libertà". Testi tutti mirati sulla parola "popolo": "Quanti abusi in nome del popolo" di Francesco Merlo, "Il gene democratico e la deriva populista" di Yves Meny e "Dio, popolo e stato. Le seduzioni del potere" di Carlo Galli. Origini e storia della parola "popolo" dall'antica Grecia alle "democrazie popolari" passando per "Volkswagen"(auto del popolo) del Reich e altre curiosità. Beh! Nella Bibbia in latino la parola "populus" torna cira 330 volte, "gens" 210 e "plebs" 30. Senza dimenticare «il tuo popolo all'altar» dei tempi di Pio XII e «il Popolo di Dio» come Chiesa nei testi conciliari. E «Avanti popolo!»? C'era, ma è andato indietro.
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