domenica 28 ottobre 2007
Buon pensiero, e qualche allegria. Contro la tesi di "Repubblica" sull'inconciliabilità "perenne" tra democrazia e religione Adriano Sofri ("Foglio", 26/10, p. 2) cita l'evidente esemplarità di Pietro Scoppola, "cattolico e democratico". Certo: se si guarda senza pregiudizi la realtà di persone e fatti, cattolici e "laici" (come liberamente non credenti) convivono benissimo, ma se vincono i pregiudizi ci si contraddice anche da soli. E per i pregiudizi antireligiosi, ecco le allegrie. Stesso "Foglio" (p. 3): "per Pannella l'aggressività vaticana non è più la priorità"! E tu sorridi. Infatti se ascolti Radio Radicale constati che ormai neppure lì, neppure gli intimi, prendono sul serio Pannella: infatti è fuoco continuo antivaticano. Altre allegrie in tema. Ieri sulla "Stampa" (p. 34) " "Laicità, religioni e figliastri" " Michele Ainis strilla per il "vuoto normativo" che in Italia causa i privilegi cattolici, misfatti che rendono carta straccia "l'eguale libertà" per tutti sancita dall'art. 8 della Costituzione. E sempre ieri in sintonia l'Orlando " non quello di "Europa" stavolta " ma il Franceschelli del "Riformista" (p. 6: "Servono argini europei all'ondata di creazionismo") piange a dirotto sul dramma. Insomma è allarme rosso sull'"aggressività vaticana". Vero. Ieri sul sito della Camera leggi persino di "Bertinotti alla presentazione della 'Sacra Famiglia' di Giulio Romano" e soprattutto sul "Sole 24Ore" (p. 12): "Deaglio: se la Cina si fa cattolica". Sos laico, ma sacrosanto!
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI