Aiuto, ho un orso dentro il naso!
martedì 18 maggio 2021

Seguite le orme che corrono lungo i risguardi di copertina all’inizio e alla fine del libro, perché la storia di Leonette Bisette e del suo orso grizzly fa capolino già in queste pagine. L’adorabile ragazzina soffre di un malanno davvero strano: quando stranutisce dal suo nasce esce non il classico candelino verde ma un orso gigante neppure troppo mansueto. A ogni raffreddore la produzione di grizzly si moltiplica a dismisura e si capisce perché le persone le stiano prudentemente alla larga.

Tutti tranne il losco Gianfelice Larnac che con gli orsi da compagnia fa affari, e avendo già rastrellato tutti i grizzly esistenti in natura non vede l’ora di sfruttare i raffreddori di Leonette con un piano davvero perfido e sleale. Ma chi di inganno ferisce, non dovrebbe dormire sonni tranquilli. E Gianfelice prima o poi avrà quel che si merita. Come succede in questa fiaba moderna Il virus del Grizzly (Edizioni Clichy; 17 euro), un grande albo che sfiora con leggerezza il tema della malattia e che gli autori – Émilie Chazerand per i testi e Amandine Piu per le deliziose illustrazioni – dedicano a chi ha saputo dare un’aria allegra a ogni malanno e a chi per vocazione ha scelto di prendersi cura degli altri, senza tregua, giorno e notte. Approfittare della fragilità altrui è una crudeltà, a scopo di lucro un’aggravante. Non si fa. Raccontarlo ai bambini è doveroso. Dai 4 anni

Le apparenze spesso ingannano. Ma per non prendere abbagli bisogna imparare ad avere fiuto. Allenarsi a scoprire oltre la superficie la stoffa degli altri. Capire la sostanza oltre la superficie. Un coccodrillo può destare giusti sospetti, la sua enorme bocca e i denti aguzzi non sono incoraggianti per un incontro ravvicinato, ma è possibile che per uno strano caso del destino si possa incappare in un coccodrillo gentile? Un grande rettile che nonostante il suo aspetto feroce abbia un cuore tenero come un frollino? La storia che Lucia Pansieri racconta e AntonGionata Ferrari illustra con il suo inconfondibile tratto umoristico è un invito a diffidare dei luoghi comuni e degli stereotipi.

Il coccodrillo gentile protagonista di questo libriccino pubblicato da ll Castoro (6,50 euro) in una serie dedicata ai più piccoli, si presenta così, come un tipo allegro e mite, amante dei fiori e dei bambini, che vive tra le pagine di un libro ma tanto vorrebbe una vita vera e reale da animale domestico come quella di un gatto o di un pesciolino. Ma visto che nessuna famiglia sembra disposta ad aprirgli le porte di casa, ecco che il rettilone decide di autoinvitarsi, uscendo dal libro e infilandosi a casa di una allegra famigliola, deciso a farsi apprezzare. Certo, la sua strategia sembra infallibile, ma ce la farà a convincere tutti della sua gentilezza? Dai 4 anni

Jip e Janneke sono vicini di casa. Si conoscono per caso attraverso un piccolo buco nella siepe che separa i due giardini e subito simpatizzano spontaneamente. Questo è l’inizio della loro istintiva e genuina amicizia e anche l’incipit di un libriccino scritto negli anni 50 da Annie M. G. Schmidt (vincitrice del premio Hans Christian Andersen nel 1988) e illustrato dalle silhouette di Fiep Westendorp.

Diventato un classico della letteratura olandese, Jip e Janneke. Amici per sempre, (Editore LupoGuido; 15 euro) - finalista nella sezione di narrativa come miglior libro nella fascia 0-6 anni al Premio Andersen 2021 - racconta per quaranta brevi capitoli la frequentazione quotidiana dei due bambini, divertimenti e piccoli litigi che presto si ricompongono, i loro giochi, le merende condivise a base di ciambelle, i lavoretti di casa, le incursioni ai grandi magazzini dove è facile perdersi, la giornata al circo e alle giostre. E poi ancora i pomeriggi a sguazzare nelle pozzanghere, in barca a remi sul canale, a casa per un improvviso malanno o per la festa di compleanno con fiori e regali come accadono nella vita di tutti i bambini. Bambini veri come lo sono Jip e Janneke con le loro semplici e ordinarie avventure raccontate con una grazia e un’autenticità che resistono nel tempo. Dai 5 anni

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