In viaggio a Betlemme la notte di Natale
I consigli di lettura per i più piccoli nelle festività
È NATO GESÙ. DEBORAH LOCK; ILLUSTRAZIONI DI MARTINA PELUSO; PAOLINE; 14 EURO

Quella del Natale a Betlemme è una storia straordinaria di incontri, di cammini, di annunci, di visite e canti pieni di gioia. È la Buona Novella che, annunciata dall’Angelo prima a Maria poi a Giuseppe, accompagna i due sposi nel viaggio a Betlemme e nel pieno della notte santa i pastori, che illuminati da una stella accorrono a rendere omaggio al Bambino speciale. Un racconto pieno di suggestioni, con un testo minimo ma tavole di grande impatto da leggere soprattutto con lo sguardo, condividendolo con i più piccoli. Dai 3 anni
LA NOTTE DI NATALE. SUZY SENIOR; ILLUSTRAZIONI DI MILENA JAHIER; EDITRICE ÀNCORA; 15 EURO

Ecco la storia del Natale raccontata da una voce insolita, quella del tenero Asinello, testimone degli eventi più speciali della sacra famiglia. Maria lo adorava e non si risparmiava in coccole; lui l’accompagnava al mercato e portava i pesi per lei. E per lei ha gioito quando l’angelo le annunciò che sarebbe diventata la mamma del figlio di Dio. Così, quando Maria e Giuseppe si misero in viaggio per registrare la propria famiglia in occasione del censimento, fu proprio Asinello a portare Maria con il suo pancione sul proprio dorso, a proseguire con loro il viaggio verso Betlemme, ad assistere alla nascita di Gesù e alla festa degli umili pastori per l’arrivo di quel bambino che avrebbe cambiato il destino dell’umanità. Un albo perfetto per accompagnare i più piccoli al Natale. Dai 3 anni
PIKKELI MIMÙ. ANNE BROUILLARD; BABALIBRI; 13 EURO

Che ci fa Killiok, una vecchia conoscenza per i fan di Babalibri, nel bosco innevato a trascinare uno slittino con un pacchetto e un cestino che sembra contenere cose buone? È la prima immagine di quest’albo, un ritrattino della prima pagina sotto il titolo che porta alla ribalta e sposta l’attenzione su un nuovo personaggio: Pikkeli Mimù, l’amico umano del nostro protagonista. Per il casalingo Killiok – creaturina solitaria e riflessiva nata dalla fantasia e dalla penna di Anne Brouillard, autrice e illustratrice belga, è un fuori programma. Ma tant’è: la prima neve d’inverno lo porta a osservare il calendario e a focalizzare il compleanno di Pikkeli Mimù. Urge trovare un regalo e preparare una torta. Il problema però è che l’amico abita nel bel mezzo della grande foresta e quel viaggio è un po’ inquietante. Bisogna partire presto perché il buio cala velocemente e inoltrarsi su sentieri praticamente cancellati dalla neve. Detto, fatto. Eccolo Killiok, lasciare la sua casetta in cui la luce resta accesa, come un faro nella notte per illuminare il cammino di ritorno, avventurarsi nel bosco quando ancora l’alba è lontana. Sarà un viaggio faticoso il suo, in mezzo alla neve e al gelo, pervaso da suoni e silenzi, ombre e presenze lontane, e sempre accompagnato dal timore di perdersi. Inquietudine avvertita più dalle immagini dense di particolari, che dal testo, breve e sintetico. È un’esperienza che Killiok affronta con il cuore in gola, compensata comunque dalla intima serenità dell’accoglienza e dalla semplice, ma calda atmosfera della festa di compleanno di Pikkeli Mimù. Un’apoteosi di amicizia, condivisione e serenità. Di quelle piccole, tenere attenzioni che scaldano il cuore. Dai 4 anni
LO STRANO VIAGGIO DI VERA. SIBYLLE DELACROIX; L’IPPOCAMPO; 19,90 EURO

È un viaggio attorno al mondo e non solo quello che Vera, compie per raggiungere il papà. La mamma l’ha sistemata in uno scompartimento tutto per lei e il suo peluche Coco. Un saluto e via. Da questo momento Vera vedrà scorrere sempre più velocemente dal finestrino panorami mozzafiato. Cose mai neppure immaginate che sbalordiscono gli occhi e la mente. Vera attraversa praterie in cui pascolano gli unicorni, osserva il Paese di Gulliver, una stranissima New York, paesaggi abitati da delfini e sirene, dinosauri e mostri marini. Raggiunge il Polo dove i pinguini formano un’orchestra scoppiettante e si dirige in cielo verso il cosmo dove la luna fa l’occhiolino e persino verso il paese di bengodi, con le montagne di torte glassate e le nuvole di meringa. Un incredibile e sempre vario itinerario reso possibile in questo albo prezioso di grande formato da otto schede fronte/retro con i diversi paesaggi da infilare nella tasca che occupa lo spazio del finestrino e permette di cambiare percorso quando si vuole. Dai 5 anni
IL TOPOLINO E BABBO NATALE. TRACEY CORDEROY; ILLUSTRAZIONI DI SARAH MASSINI; GRIBAUDO; 12,90 EURO

Liberamente tratto dal classico racconto natalizio, “Twas the Night Before Christmas” questo albo in rima unisce il ritmo musicale del racconto alla magia delle illustrazioni che restituiscono ai piccoli lettori il clima fiabesco della notte della Vigilia illuminata dal candore della neve e dall’arrivo di Babbo Natale. Un atterraggio un po’ tormentato, a dire il vero: a causa di una tremenda bufera le renne volanti hanno smarrito la strada. Ad aiutare Babbo sarà un topolino solitario con una sciarpetta rossa che, avvertito un gran chiasso, di nascosto ha visto tutta la scena. Ospitato sulla slitta il topolino, che conosce bene i dintorni, collaborerà alla distribuzione dei pacchi. E alla fine anche lui riceverà il suo regalo: Babbo Natale riuscirà ad avverare il suo desiderio più grande. Non si può dire quale, ma commovente. Consigliatissimo per lettori dai 4 anni
IL MIO PICCOLO BABBO NATALE. GABRIELLE VINCENT; ORECCHIO ACERBO; 16 EURO

Non ha una slitta né magiche renne a trainarla. Non un sacco ricolmo di doni, neppure un dolcetto. Dal cielo si cala il pomeriggio del 24 dicembre appeso a un semplice paracadute. È un Babbo Natale fuori dagli schemi quello raccontato da Gabrielle Vincent: alla piccola Magalì che meravigliata lo vede scendere e lo riconosce per il suo abito rosso bordato di pelliccia confessa un po’ imbarazzato di essere un Babbo di Natale di niente e di nulla. Accendendo nella bambina un moto di empatia e tenerezza. E una considerazione spontanea: chi non ha nulla deve avere qualcosa. Gabrielle Vincent, nome d’arte di Monique Martin, è stata una pittrice e autrice belga, diventata famosa soprattutto per le avventure di “Ernest e Célestine” diventate film di animazione e serie tv, sceneggiati da Daniel Pennac. In questo albo natalizio colpiscono le sue illustrazioni evanescenti che hanno sempre al centro della scena la bambina e il piccolo Babbo non per nulla ritratti entrambi alla stessa altezza. E la delicatezza con cui si parla ai più piccoli di povertà e di quanta gioia ci sia nel dare piuttosto che nel ricevere. Dai 3 anni
STORIA DEGLI OGGETTI. MATTEO FRANCINI, ILLUSTRAZIONI DI SARA AROSIO; EDIZIONI CLICHY; 22,50 EURO

Spesso non hanno un nome o una data che indichino chi li ha inventati e quando, ma certo è che molti degli oggetti che usiamo ogni giorno e di cui non potremmo fare a meno hanno antenati che si perdono nella notte dei tempi. Prendete i calzini. Certo non sono una scoperta recente. Rossi, di lana e con la punta divisa in due per essere indossati con i sandali infradito sono un reperto della civiltà egizia, roba da museo, segno che già nell’antichità i piedi andavano protetti dal freddo e da ciò che poteva ferirli. Prendete il pettine, è assodato che fin dal Neolitico, da 10 mila a tremila anni avanti Cristo, gli uomini primitivi usavano uno strumento simile; magari all’inizio pettinavano la lana delle capre, poi hanno capito che l’attrezzo poteva pure districare la propria capigliatura. Da non crederci, ma anche la storia delle stringhe ha origini lontane. Otzi, l’uomo venuto dai ghiacci, e cioè la mummia del Similaun che risale a cinquemila anni fa, portava dei calzari chiusi con delle stringhe che migliaia di anni dopo si sarebbero diffuse in Editto, Grecia e Roma dove i sandali erano fermati con lunghi lacci intrecciati che dalla caviglia arrivavano al polpaccio. Dalle stringhe alle forbici, alla bussola, alle caramelle, alla doccia o al portafogli: chi li ha inventati e quando? Quando è entrato in funzione il primo ascensore della storia? Quando si è iniziato a collezionare le figurine? È una storia di curiosità, di ingegno, fantasia e creatività, difficile da trovare nei libri di storia di scuola, che Matteo Francini racconta nelle pagine di questo grande albo che Sara Arosio illustra con un tratto bambinesco delizioso e ironico. Un dietro le quinte a ritroso nel tempo degli oggetti familiari di uso comune. Di quando il design non esisteva ma la genialità umana sì. Dai 9 ai 99 anni
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