mercoledì 17 ottobre 2007
"La rivoluzione d'ottobre"! Lunedì "L'Unità" "apre" così, in grande. Quella del 1917? A prima vista no: quella delle "primarie"! Nasce "il nuovo": una formazione politica in cui convivano felici le tradizioni migliori del movimento operaio italiano e dei cattolici non nostalgici, gelosi della loro "vera autonomia" praticata per esempio da Alcide De Gasperi già prima che la sancisse il Vaticano II. Un titolo enfatico, ma giustificato da quasi 3 milioni e mezzo di suffragi. È così. Ma vai avanti e arriva qualche dubbio. A p. 8 parla Dacia Maraini, sintetizzata così: "Bel segnale. Ora il Pd sappia essere davvero laico". Sei d'accordo anche tu, purché quel "laico" non dica, come accade, sempre e comunque opposto a dottrina della Chiesa e valori cristiani. Già: se è così nessun "sogno", e buona notte! E ti viene, motivatissima, tanta paura che sia così. Infatti a p. 27 c'è un lungo pezzo di Maurizio Chierici " "Il diavolo confessore" " che col pretesto della giusta condanna di un prete argentino torturatore e assassino è un'accusa senza sfumature alla Chiesa e alla Santa Sede: nemici del popolo e dei diritti umani! Un brandello di realtà della dittatura argentina spacciato per il tutto, dimentico di troppi fatti e delle vittime cattoliche, vescovi, preti, laici uomini e donne. Non basta! L'intera p. 22 è dedicata proprio alla vera "Rivoluzione d'ottobre": "1917, cronaca del giorno in cui nacque il Novecento". In 350 righe fervide di memorie, Stalin è nominato solo una volta, alla fine e di sfuggita! Che dire? Con lo spirito delle primarie davvero un urto frontale. Niente sogni, ma solo notte fonda!
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