venerdì 26 ottobre 2007
Rifiuti in pagina: con riciclo. Lo storico e il giornalista amano le cattive figure in corteo. Uno tira l'altro come le ciliegie, nel caso col verme. Mercoledì sul "Corsera" l'intera pagina 45, "Cultura", presenta le "Rivelazioni" dello "storico" " virgolette d'obbligo " Sergio Luzzatto che racconta come "inedite" cose stravecchie e già pubblicate oltre che negli Atti del processo di beatificazione, almeno in una quindicina di volumi sulle vicende di Padre Pio, e in particolare sulle stigmate. Il tutto con uno scopo evidente già nei titoli: "Il giallo delle stigmate. Nel 1929 fece acquistare dell'acido fenico, una sostanza adatta per procurarsi piaghe alle mani". Insomma a padre Pio patente titolata di imbroglione con la ripetizione di vecchissime calunnie, poi riconosciute come tali anche dagli stessi autori, ecclesiastici e laici: spazzatura riciclata in nome della "storia". Bastava? No! Ieri per la cronaca ci torna sopra Aldo Cazzullo (pp. 1 e 55), che vuole mostrare tutta la sua incompetenza in materia e spara: "Papa Giovanni: 'Padre Pio, un immenso inganno"! Che dire? Sì, Papa Giovanni fu prima diffidente ed ostile, ma un articolo che vuole "rivelare" la verità non può non menzionare le antiche ostilità di Curia che duravano dagli anni '20 e proprio ai tempi di papa Giovanni giunsero a calunnie evidenti e violazioni di sacramenti poi riconosciute ufficialmente come tali, e che padre Pio sopportò da Santo. È lecito nel 2007 riciclare come inedite e credibili dicerie stravecchie riconosciute poi false e calunniose?
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