martedì 15 giugno 2004
Ossessioni e confusioni" Succede a chi in pagina si sfoga: spesso non se ne accorge neppure, ma gli si inceppa il cervello. Sabato su "Liberazione" (p. 23) lettera con questo titolo: "Socci? Un bipolarista puro". Leggi e trovi che chi scrive ce l'aveva con "il conduttore di Ballarò, bipolarista puro". Che però è Floris, non Socci. E allora? Allora a "Liberazione" hanno l'ossessione di Socci. Buon pro! E non è l'unica. Stesso numero, stessa pagina, ecco Giulio Vallocchia contro "i crocifissi nei seggi elettorali". Fa confusione tra la libertà di uno scrutatore di rifiutare il servizio se non gradisce la presenza del Crocifisso e l'obbligo dello Stato di toglierlo, che è cosa ben diversa. Certi "rifondatori" hanno ancora il desiderio di fare piazza pulita, in religione. Credono di essere avanti, nel tempo, e invece sono indietro di parecchio. Cose già viste abbondantemente nel secolo scorso: Russia, Cina, Albania, Cambogia e dintorni Ma le ossessioni sono come i dolori. Ciascuno ha le sue. All'"Indipendente", per esempio, Paolo Villaggio che ci scrive ogni giorno ne ha due: le "tette delle cassiere" e i "preti omosessuali". Speriamo si curi. E a proposito di ossessioni e confusioni sabato, sempre "Indipendente", Alda D'Eusanio applaude un giornalista che si è candidato per l'Europa annunciando a tutti la sua omosessualità. E motiva così la calorosa approvazione: "l'unica cosa che fa la differenza tra gli esseri umani non è infatti l'identità sessuale" ma se si è onesti o disonesti". Brava! Ma allora che senso ha sbandierare proprio l'identità sessuale? L'ossessione fa la confusione: bipolarismo spurio.
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