mercoledì 1 ottobre 2008
Questo "lupus" riguarderebbe una foto, anzi due. Ieri mattina a Roma da piazza Risorgimento ho imboccato via Crescenzio e mi sono trovato di fronte molti manifesti neri, marcati con croci celtiche e simboli nazi: «Sono nero, me ne frego e sputo sul mondo intero!». Esaltazione di folli? Revival di ideologie razziste, xenofobe, machiste e spregiatrici dell'umanità non allineata? Proprio così, e la cosa dovrebbe preoccupare tutti. Capita però che, pur notata da pochi, la stessa medaglia, al puro rovescio, compaia non si manifesti e cassonetti di strada" Ieri sul "Giornale" (p. 8) Laura Cesaretti registra Concita De Gregorio, brava neodirettora de "L'Unità", che riconosce l'errore del numero di lunedì per una vignetta col ministro Renato Brunetta bersaglio di pistola puntata in faccia e parole, «Te so venuto a ringrazia', Renà!»: «Da quella vignetta mi dissocio: senza se e senza ma»! Benissimo: anche su "L'Unità" può capitare una vignetta "fascista", in senso non storico-ideologico, ma etico e sostanziale. E subito dopo, sempre De Gregorio, belle parole nette: «La sacrosanta libertà di satira deve finire dove comincia il diritto alla dignità e alla incolumità personale». Applausi di Malpelo, con un "ma" forse non del tutto soggettivo. Ma De Gregorio ha mai notato come da tempo, in ogni numero di quel "supplemento" satirico erede di una tradizione abbondantemente straripata da anni anche in Tv, siano presenti certe vignette dette «satiriche» dove «la dignità personale» di Papi, uomini di Chiesa e cattolici in genere è messa sotto i piedi? E in realtà capita anche in qualche articolo! Se occorre sono a disposizione citazioni varie. Già, si conferma il fatto che il «fascismo reale» ha molte facce"
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