martedì 23 ottobre 2007
Sul Papa a Napoli ieri varietà: malizie e ostilità spesso baciate, e incompetenze sfuse. "Repubblica" strilla l'evento in prima: «Lite al tavolo di Ratzinger»! Al centro lo scambio di battute tra il patriarca degli Armeni di Cilicia e un rabbino capo di Israele durante il pranzo, e il resto a p. 11 con taglio puntato sul "rovescio" della medaglia: «Parole belle"», ma tempo bruttissimo, fedeli infreddoliti e coraggiosi, ma pochi, non è più la «stagione di papa Wojtyla (che) cantava O Sole mio», e «file di sedie desolatamente vuote». Libertà, ovviamente. Lo è anche notare il contrappunto con Mario Soares, «ateo e agnostico ex presidente del Portogallo» che invece sul "Mattino" (p. 1) è stupito «per l'enorme folla». Alle stranezze provvede sulla "Stampa" (p. 17) Fabio Martini: prima scrive che «il cardinale Bertone si isola con Romano Prodi» a colloquio e poi " alla faccia dell'isolamento " racconta per filo e per segno quello che si sono detti dando anche notizia che «in Vaticano» ai tempi del cardinale Ruini il giudizio era «sfavorevole», ma oggi «il cattolico Romano Prodi è considerato un "amico"». Forse "convertito" di recente? Ci si mette anche il "Corsera": «Il Papa parla di precariato e di futuro difficile per i giovani"(proprio) all'indomani della manifestazione di Roma»! Ognuno fa come vuole. "Liberazione" l'altro ieri annotava che furbescamente il Papa ne aveva parlato "alla vigilia". E sul "Corsera" (p. 25) il culmine in un boxino: Benedetto XVI «rimane nella cappella del Santo per 7 minuti in adorazione delle reliquie». Adorazione? Questa sì è competenza! Per fortuna anonima.
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