martedì 4 ottobre 2022
Appena dopo il decollo si affacciavano, trafelati, i ricordi che confondono passato e futuro nel
presente. I volti, i viaggi e gli incontri celebrati nella gioiosa sobrietà di un rito triennale ormai assodato. Tra ritorni e partenze si assapora l'indicibile e precaria frontiera di un viaggiatore imbarcato in qualcosa di più grande di lui. Siamo chiamati missionari. Questa identità non smarrisce, col tempo, il suo fascino esotico seppur, non di rado, è accusata di rivestire gli abiti del neocolonialismo culturale. Scivolano questo e altri ricordi nel lungo viaggio effettuato con la compagnia Ethiopia Air Lines. Sosta di oltre quattro ore all'aeroporto Bole di Addis Abeba
con destinazione finale a Niamey, meta del periplo iniziato oltre due mesi or sono.
A Piacenza con il professor Daniele Novara per ragionare della gestione dei confitti come occasione di crescita, poi con il vescovo e gli "amici dei Tuareg" di Lucca, lettori anche di questi articoli settimanali, quindi incontri a Lerici e La Spezia come risposte a inviti, la presentazione a Padova, Genova e Casarza Ligure del libro-compilazione "L'isola delle speranze rubate" e il dibattito sulle "politiche migratorie che escludono" con la complicità di Duccio Facchini… Incontri e ritrovamenti di persone, paesaggi e storie che rinnovano le fisionomie dei volti. Infine, come non accadeva da oltre dieci anni, la possibilità di votare per il rinnovo del Parlamento, coi primi commenti dei risultati e le numerose incognite a essi legate.
L'atterraggio all'aeroporto Diori Hamani di Niamey è alle 14.10 locali. Ad aspettare c'è un'occasionale e piacevole confusione tra bagagli e documenti. Seduto in disparte, c'è il ritrovamento del sapore e calore tropicale che mescolano con saggezza il vento, la sabbia e il ricordo dei numerosi morti a causa delle recenti inondazioni nel Paese. Tra di loro, invisibili, passano indenni la dogana quanti hanno fatto naufragio e sono periti nel Mediterraneo. Sono almeno 1.325 dall'inizio di questo anno 2022, secondo "SOS Méditerranée" che si impegna da tempo per soccorrerli. Li raggiungeranno o forse no, dipende anche da noi, gli altri migranti e rifugiati ancora in attesa di partire.
Anche chi scrive è, in realtà, in attesa di partire perché, proprio alla vigilia è stato trovato positivo al test Sars-CoV-2. Dovrei dunque partire più in là, in quest'ottobre, mese specialmente rivoluzionario.
Casarza Ligure, 2 ottobre 2022
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