venerdì 3 febbraio 2006
Ieri leggo sul "Foglio" (p.2) lo storico René Remond che sistema quel Michel Onfray, autore di un "Manuale dell'ateo" elogiato di recente su "Repubblica", dicendo tranquillo che basta leggerlo per capire che lui, Onfray, "ignora il male, crede nella natura buona ed è filosofo di corto respiro, che però ignora tutto del cristianesimo". Ignora tutto: non lo vede manco col cannocchiale, "eppur ne scrive"! Stessa pagina, Angiolo Bandinelli ragiona serio: "Meno etica, più diritto"! Per lui la prima è oscura, perché ognuno se la rigira come vuole, ma il secondo è chiaro: la legge è uguale per tutti. Ci si può ragionare. Non più, però, sulla conseguenza che ne tira: negli alberghi, sul comodino, al posto della Bibbia i Codici. A meno che uno non pensi all'effetto sonnifero, però" A proposito, Onfray "eppur ne scrive", ma pare che qualcuno "eppur ne parli". Ieri il "Corsera" ricorda che Fiorella Mannoia, mentre non canta, propone per tutti i medici l'obbligo di praticare aborti, e che "su questioni legate alla 194" votino solo "le parlamentari donne"" Un'idea: e se sulle tasse votassero solo gli evasori? C'è poi, sempre "Corsera" di ieri (p. 19), il sindaco di Cavriago (Re) che ha messo in piazza la statua di Lenin, ma non vuole che nelle scuole ci sia il Crocifisso. Alle stranezze elevate infine provvedeva mercoledì alla grande "Il Riformista" (p. 2) con due brillanti interpretazioni dell'enciclica. Per Fabrizio Cicchitto il Papa sta con "l'illuminismo liberale" - lui e amici vari - , per Giancarlo Schirru sta con" Karl Marx. Che dire? Vogliamo lasciarlo con Gesù Cristo?
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