venerdì 30 novembre 2007
Partito preso: è descrivere una cosa senza osservarla, avendola già giudicata e piegandola a forza al proprio giudizio. Il teologo Vito Mancuso ieri sul "Foglio" ripete quanto già detto in Tv su Padre Pio: «"non era un impostore», ma la sua vicenda e le stimmate hanno «aspetti di ambiguità, come ha ben documentato Luzzatto nel suo libro con l'episodio dell'acido fenico». No! Se quel libro è «ben documentato» Padre Pio era un impostore! E i suoi "miracoli"? Sorride Mancuso: «ce ne sono sempre stati nella storia" I greci avevano il santuario di Epidauro. Oggi abbiamo Sai Baba, al cui confronto Padre Pio è un dilettante»! È però un fatto che tanti "miracoli" di Padre Pio sono documentati, certificati da testimonianze in prima persona e da perizie meticolose di scienziati indipendenti. Domanda: ci sono vere relazioni scientifiche degli antichi "miracoli" di Epidauro? E di quelli moderni di Sai Baba? Certo: per un cattolico il solo "miracolo" essenziale è la Resurrezione di Cristo, e il resto è secondario, ma la realtà va vista com'è, altrimenti è "partito preso". E " stesso "Foglio" di ieri " la cosa vale anche per chi afferma sicuro che «Padre Pio ha vissuto la tempesta conciliare" come un dramma» e " testo e contesto " qui "dramma" vuol dire "tragedia". Domanda: c'è qualche parola o scritto di Padre Pio che fa pensare che per lui il Vaticano II non sia stato " come ha più volte detto Giovanni Paolo II e confermato Benedetto XVI " «la più grande grazia dello Spirito Santo alla Chiesa del XX secolo»? Se, come credo, non c'è, anche qui si parlava «per partito preso». Che non sta mai bene.
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