Donare la Parola di Dio al mondo è un servizio che porta alla santità
mercoledì 25 ottobre 2023
Spezzare la Parola di Dio per l’umanità, cioè condividerla con le donne e gli uomini del proprio tempo è un ministero prezioso, è un servizio che rende Dio presente nella storia, è un compito che porta alla santità. E questa fu la via seguita dall’ottavo vescovo di Brescia, san Gaudenzio, che fu quasi “trascinato” sulla cattedra episcopale della città, dopo la morte di Filastrio, per insistenza dei fedeli e grazie all’intervento di sant’Ambrogio che nel 390 lo ordinò vescovo. Non c’è biografia, ma a noi sono giunti una ventina di sermoni di Gaudenzio, trascritti su richiesta di diverse voci, che sentivano in quelle parole tutta la profondità del Vangelo. Quando venne scelto come vescovo fu persino inviata una delegazione in Terra Santa, dove egli era pellegrino. Esperto della vita dell’Oriente cristiano, nel 406 fu incaricato da papa Innocenzo I di recarsi a Costantinopoli assieme ad altri quattro vescovi. Il patriarca Giovanni Crisostomo, infatti, era stato mandato in esilio per la seconda volta e il Pontefice inviò una delegazione per incontrare l’imperatore Arcadio, promuovere un Concilio e ottenere la libertà per il patriarca. L’impresa fallì, ma Gaudenzio tornò con delle reliquie, che divennero il cuore della basilica da lui chiamata “Concilio dei santi”. Morì tra il 411 e il 412, venendo da subito indicato come santo dai fedeli della comunità bresciana. Altri santi. San Miniato di Firenze, martire (III sec.); beato Carlo Gnocchi, sacerdote (1902-1956). Letture. Romano. Rm 6,12-18; Sal 123; Lc 12,39-48. Ambrosiano. Ap 6, 1-11; Sal 149; Mt 19, 9-12. Bizantino. Col 3,17-4,1; Lc 11,9-13. t.me/santoavvenire
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