Curare la memoria per conservare tutte la carica profetica del Vangelo
domenica 11 dicembre 2022
Curare la memoria del passato per costruire il futuro, alimentare il cuore per sostenere l’intero corpo: è all’interno di queste coordinate che si colloca l’azione e l’impegno di papa Damaso I. Il suo pontificato si svolse in un tempo molto particolare per la Chiesa: dopo aver ottenuto la libertà di culto, nel IV secolo era necessario gettare le fondamenta per il nuovo posto che la comunità di credenti aveva nella società. Insomma, bisognava definire i contorni del volto della comunità cristiana agli occhi del mondo e capire in che modo essa era chiamata a confrontarsi con un contesto che fino a pochi anni prima la osteggiava. Per questo Damaso contribuì a dare un’identità chiara alla Chiesa, chiamata a rimanere comunque portatrice di profezia, anche dopo la fine delle persecuzioni. Di origini spagnole ma nato a Roma forse nel 305, Damaso venne eletto dopo un aspro confronto tra fazioni diverse che si scontrarono alla morte del precedente Pontefice, Liberio. Durante il suo pontificato, dal 366 al 384, Damaso si preoccupò di difendere il primato petrino e curò in particolare la memoria dei martiri e le catacombe, segno di una Chiesa portatrice di un messaggio “alternativo” a quello del potere. Fu negli anni del suo pontificato, inoltre, che il latino assunse il ruolo di lingua ufficiale celle celebrazioni liturgiche. Altri santi. San Sabino di Piacenza, vescovo (V sec.) beato Girolamo Ranuzzi, religioso (1410-1468). Letture. Romano. III Domenica di Avvento. Is 35,1-6.8.10; Sal 145; Gc 5,7-10; Mt 11,2-11. Ambrosiano. V Domenica di Avvento. Il precursore. Mi 5, 1; Ml 3, 1-5a. 6-7b; Sal 145 (146); Gal 3, 23-28; Gal 3, 23-28. Bizantino. Ef 6,10-17; Lc 14,16-24. t.me/santoavvenire
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