martedì 27 novembre 2007
«Gesù in edizione lusso». Così titolava domenica il "Corsera" (p. 31) per Giovanni Belardelli che pungeva: «Il marketing ha le sue leggi, ma talora lo scopo di far vendere bada poco o nulla all'argomento di cui tratta». Parlava di chi ha lanciato "Gesù di Nazaret, edizione deluxe" del libro recente di Benedetto XVI, «senza immediatamente percepire lo stridore di un simile accostamento»: Gesù di Nazaret e "deluxe", appunto. Coglie nel segno, il "Corsera", ma ieri pomeriggio è subito pareggio nell'edizione online "Corriere.it", "Notizie dall'estero", con questo titolone: «Verso Annapolis, mondo arabo diviso. Iran isolato. È l'unico grande assente tra i Paesi arabi». Con bis nel testo. Iran "Paese arabo"? Novità storica e geografica di prim'ordine! Mai sentito parlare della Persia e della sua storia, che ha ben poco, anzi nulla di arabo? Càpita, ma non dovrebbe. Vale anche per i retroscena che servono solo per andare appresso al frou frou, e per caso ancora su Annapolis. Ieri "La Stampa" (p. 31) malignava sulle ragioni recondite del fatto che «dopo un Concistoro in cui si è pregato tanto per il Medio Oriente solo nel pomeriggio di ieri " cioè domenica, ndr " la Santa Sede ha ufficializzato la sua partecipazione alla Conferenza di Annapolis"È un caso?». La domanda è maliziosa. Infatti sempre ieri si leggeva su altri giornali (p. es. "Messaggero", p. 17), che alla Santa Sede «l'invito dell'amministrazione Bush a prendere parte è arrivato sabato mattina». Si può ufficializzare la partecipazione ad un evento prima di essere invitati? Chi pensa male fa peccato, ma qualche volta neppure indovina.
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