venerdì 6 dicembre 2013
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Gentile direttore,
apprezzo il vostro lavoro, ma mi stupisce in senso negativo l’ideologia anti-militare di cui era impregnato l’articolo del 1° dicembre sui droni e sui robot in divisa. Qualsiasi invenzione umana – anche uno strumento di pace – può essere buona o cattiva a seconda dell’utilizzo che se ne fa (e di questo utilizzo risponde ogni uomo nella sua coscienza e libertà); sono d’accordo quando si afferma che occorre definire un perimetro di regolamentazione internazionale altrimenti l’uso delle stesse armi diventa senza limiti e dannoso per l’uomo. Tuttavia non si può parlare dei droni dipingendoli quasi come il male assoluto. Mi permetta, infine, di sottolineare la ricaduta in termini di progresso tecnologico per l’umanità che la ricerca militare ha sempre avuto (lo stesso articolo menziona le applicazioni nella medicina riabilitativa degli esoscheletri).
Lorenzo Montemezzo​, Matelica (Mc)
Caro direttore,
i Killer-Robots, di cui ha parlato Avvenire domenica 1° dicembre, sono l’ultima follia che nasce dalla volontà di potenza e di dominio dell’uomo sull’uomo. Enormi interessi economici muovono questa ennesima deriva. Oggi conta solo il dio denaro. Questa logica sta portando l’umanità alla disumanizzazione e all’autodistruzione. Guerre, economia di rapina, disastri ambientali sono il frutto amaro di questa logica. Grazie ad 'Avvenire' per aver dato voce alla campagna per la messa al bando di queste nuove armi. Queste armi uccidono anche se non vengono usate, perché rappresentano pane e risorse preziose sottratte a chi ne ha bisogno.
Luca Salvi, Verona
Vero, verissimo: a volte, il bene fa dei giri immensi per realizzarsi. Ma più passano gli anni (e più faccio questo mestiere), e meno riesco a essere fiducioso e contento all’idea che risorse immense continuino a venire investite per produrre strumenti di distruzione che poi, però, possono anche essere convertiti in strumenti di sviluppo umano... Abbiamo visto che cosa fanno le guerre in cui gli uomini si comportano come automi eseguendo (e perseguendo) qualunque «ordine superiore», stiamo vedendo di che cosa sono capaci gli automi (le macchine robotizzate) che si comportano come gli uomini. Cose meravigliose e orribili. E la storia e la cronaca ci insegnano che l’orrore cancella presto, con inesorabile asprezza, la meraviglia. Cari amici, so che entrambi siete uomini di pace. E allora mi chiedo e vi chiedo: non ne abbiamo ancora abbastanza? Ogni tempo è buono per cominciare a farla finita coi giri immensi, e sanguinosi, andando finalmente per la via diritta al punto. Investiamo tutte le possibili risorse per darci strumenti di sviluppo umano, e non convertiamoli in alcun modo in armi.
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