giovedì 26 dicembre 2019
Appuntamento il 28 dicembre e il 5 gennaio. Il ricavato delle offerte finanzierà le nuove missioni della Comunità nel Paese africano
Il presepe vivente missionario per sostenere donne e bambini in Etiopia

Da Roma per l’Etiopia. Un ponte di solidarietà che dalla città eterna arriva fino a Robe, a 400 km da Addis Abeba, la capitale etiope, per sostenere la nuova sfida dei missionari di Villaregia. Torna il Presepe Vivente Missionario, in scena sabato 28 dicembre 2019 e sabato 5 gennaio 2020, nella periferia sud di Roma, sede della Comunità Missionaria di Villaregia. (Via Antonio Berlese, 55, al km 18.700 di Via Laurentina).

Il presepe missionario di Villaregia

Il presepe missionario di Villaregia - (Foto Villaregia)

La Betlemme al tempo di Gesù è stata ricreata nello splendido scenario della riserva naturale di Decima Malafede, alle porte di Roma. Ad accogliere i visitatori saranno i soldati romani per il censimento. Tra i vicoli del villaggio sarà possibile passeggiare per ammirare le botteghe storiche che ospitano gli antichi mestieri: il falegname, il fabbro, il vasaio, il ciabattino, la tessitrice, il fornaio. Non può mancare una tappa alla sacra famiglia per rivivere l’atmosfera della nascita di Gesù, e la sfilata dei Magi in sella ai cavalli e al cammello.

Momento centrale della giornata sarà la testimonianza musicale di Filomeno Lopes, in arte Fifito. Originario della Guinea Bissau, è arrivato a Roma dove lavora per la Radio Vaticana. Attraverso la musica, cerca di comunicare un messaggio di pace e di sviluppo, di accoglienza e riconciliazione. Racconterà la sua esperienza in note, e la sua musica arricchirà il momento della testimonianza di speranza.

Il presepe missionario di Villaregia

Il presepe missionario di Villaregia - (Foto Villaregia)

I più piccoli potranno diventare per un giorno “vasaio” o “muratore”. E potranno anche loro cimentarsi in attività manuali nelle botteghe della ceramica e della lana o nella fabbrica di mattoni. Uno spazio “Laboratori” interamente dedicato a loro sarà riservato per giocare e divertirsi insieme.

Il presepe è missionario perché realizzato grazie al contributo di tutti i volontari della Comunità missionaria e perché l’intero ricavato delle due giornate (ad ingresso libero, con offerta volontaria, dalle 13 in poi) andrà a sostenere la nuova missione in Etiopia. I missionari sono presenti a Kofale e nella prefettura di Robe. I bisogni più urgenti della popolazione locale riguardano: la scolarizzazione di 4.500 bambini negli asili nido e nelle scuole di primo grado; la formazione professionale di donne in condizione di estrema povertà.

Altre informazioni www.preseperoma.it


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