venerdì 4 febbraio 2022
Cerimonia di apertura per 24° edizione: mancavano i leader occidentali che hanno scelto di boicottare diplomaticamente l'evento sportivo

Cina e Russia mandano agli Stati Uniti e all'Occidente il messaggio di un fronte comune contro l'allargamento della Nato, all'apertura dei Giochi Olimpici Invernali, ed estendono la cooperazione sul gas, con un nuovo accordo che porterà in Cina dieci miliardi di metri cubi di gas russo all'anno.
Le Olimpiadi Invernali di Pechino si inseriscono in un panorama sempre più "complesso", segnato da una frattura sempre più evidente tra Mosca e Pechino con l'Occidente, con cui Mosca è oggi ai ferri corti per la crisi in Ucraina, e che Pechino critica per l'imposizione di standard su democrazia e rispetto dei diritti umani.

Alla cerimonia dei Giochi invernali, inaugurati dal presidente cinese, Xi Jinping, mancavano i leader occidentali che hanno scelto di boicottare diplomaticamente l'evento sportivo: a pesare sulla scelta di Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Canada, Paesi Bassi, Danimarca e altri sono le violazioni dei diritti umani commesse dal governo cinese nello Xinjiang, la regione autonoma dove vivono gli uiguri, circa un milione dei quali si ritiene siano rinchiusi in centri di detenzione di massa.

Le ripetute smentite di Pechino, che ha sempre respinto al mittente le critiche, non sono servite a placare gli attivisti che già dallo scorso anno hanno chiesto il boicottaggio dei Giochi, i secondi ospitati da Pechino, prima città al mondo a fare da palcoscenico sia alle Olimpiadi estive (nel 2008) che quelle invernali, al via oggi.

Ospite di riguardo tra gli oltre venti capi di Stato e di governo presenti a Pechino, è Vladimir Putin, che con Xi ha rinnovato l'intesa nel primo incontro di persona tra i due leader dal 2020 e il 38esimo tra i due, da quando Xi è diventato presidente cinese, nel marzo 2013.

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