venerdì 29 aprile 2016
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Istanbul. Ancora una polemica sulla libertà di stampa in Turchia. Ieri il tribunale di Istanbul ha condannato a due anni di carcere Ceyda Karan e Hikmet Cetinkaya, entrambi giornalisti del quotidiano Cumhuriyet, storicamente legato ai laici. Il reato è «istigazione all’odio e alla divisione sociale». La colpa è avere pubblicato nei loro pezzi la copertina di Charlie Hebdo dopo il massacro della sua redazione, quella che raffigurava il profeta Maometto. Adesso la parola spetta alla Corte Suprema di Appello. Se questa dovesse confermare la condanna, i due reporter andranno in carcere. Cumhuriyet è stato uno dei cinque giornali al momento che pubblicò, dopo averle selezionate, le vignette del magazine satirico francese subito dopo il massacro della sua redazione, il 7 gennaio 2015. La decisione di pubblicare anche la copertina, che raffigurava Maometto e illustrava gli articoli di Karan e Cetinkaya, era stata criticata da molti esponenti governativi. I due erano stati denunciati. Fra le persone che si sono costituite parte civile ci sono anche Summeye e Bilal Erdogan, due dei quattro figli del presidente della Repubblica. Il quotidiano Cumhuriyet ha già sotto processo anche il suo direttore, Can Dundar, e il capo della redazione di Ankara, Erdem Gul, che rischiano l’ergastolo con l’accusa di spionaggio. Marta Ottaviani © RIPRODUZIONE RISERVATA Il giornale nel mirino (Ansa)
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