sabato 26 novembre 2022
I rappresentanti delle due parti si sono incontrati a Città del Messico. E, come primo atto, hanno chiesto all'Onu di scongelare i soldi bloccati nelle banche straniere
Jorge Rodriguez, delegato capo del governo, ha annunciato l'accordo a Città del Messico

Jorge Rodriguez, delegato capo del governo, ha annunciato l'accordo a Città del Messico - Reuters

COMMENTA E CONDIVIDI

Tutto si è svolto secondo il copione prestabilito. I delegati del governo venezuelano e dell'opposizione sono arrivati a Città del Messico per riprendere il negoziato, bloccato da oltre un anno. E, come primo atto, hanno fatto una richiesta congiunta alle Nazioni Unite alle Nazioni Unite per poter amministrare insieme diversi miliardi di dollari - tra i tre e i cinque secondo Caracas - congelati nelle banche straniere. I soldi saranno impiegati per alleviare la situazione umanitaria, ancora grave, nel Paese. E' chiaro che le due parti si erano già accordate prima di partire: nelle ultime settimane, le conversazioni sono state serrate. Il presidente colombiano, Gustavo Petro, ha svolto un ruolo centrale per riportare chavismo e dissenso al tavolo delle trattative. Il mutato scenario internazionale aiuta la distensione. Washington ha necessità di trovare fonti energetiche alternative. E il Venezuela è un ottimo candidato. Ieri il dipartimento del Tesoro ha annunciato la ripresa delle operazioni da parte di Chevron a Caracas.

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: