sabato 30 luglio 2022
Anche in Italia continua lentamente a salire il numero di casi accertati, mentre, pochi giorni, fa l'Oms ha dichiarato l'epidemia emergenza sanitaria globale
Persone in coda per ricevere il vaccino contro il vaiolo delle scimmie fuori dall'ospedale Guy's Hospital di Londra

Persone in coda per ricevere il vaccino contro il vaiolo delle scimmie fuori dall'ospedale Guy's Hospital di Londra - Reuters

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Secondo caso di morte per il vaiolo delle scimmie a Cordoba, in Andalusia, in Spagna. Dopo la prima vittima, ieri, nella regione di Valencia, oggi il ministero della Sanità spagnolo ha confermato un secondo decesso. Entrambi i pazienti era stati ricoverati nei giorni precedenti al decesso. Le autorità sanitarie dell'Andalusia hanno reso noto che il paziente - ricoverato nella terapia intensiva di Cordoba - aveva 31 anni ed aveva un'infezione tipo meningite.

Secondo il ministero spagnolo della Salute vi sono 4.298 casi di persone infettate nel paese. Su 3.750 ammalati di cui si hanno informazioni disponibili, 20 sono stati ricoverati. Fra gli ammalati si contano 4.081 uomini e 64 donne, mentre di tre non è stato reso noto il sesso.

Continua lentamente a salire il numero di casi accertati in Italia, mentre solo pochi giorni fa l'Oms ha dichiarato l'epidemia emergenza sanitaria globale. Nel nostro Paese sono 479 i contagiati ufficiali, stando al bollettino del ministero della Salute aggiornato a ieri, 53 in più rispetto all'ultima rilevazione del 26 luglio. Di questi, 146 sono i casi collegati a viaggi all'estero.

Si conferma l'identikit del malato, che quasi sempre, è giovane (età mediana 37 anni) e soprattutto di sesso maschile: sui 479 casi registrati solo 3 sono donne. La Regione con più contagi è la Lombardia, 216, seguita da Lazio (101), Emilia Romagna (55), Veneto (33) e Piemonte (18). In ogni caso in Italia, i casi mostrano tendenza alla stabilizzazione, la situazione è sotto costante monitoraggio, e non si ritiene debba destare particolari allarmismi, come confermato da Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero.

Chiunque abbia sintomi riferiti al vaiolo delle scimmie deve contattare immediatamente il proprio medico e mettersi in isolamento.

A dichiarare lo stato di emergenza a causa di un'epidemia del virus é stato il governatore di New York, Kathy Hokul. "La mia squadra e io stiamo lavorando 24 ore su 24 per fornire più vaccini, espandere i test ed educare responsabilmente il pubblico su come rimanere al sicuro durante un'epidemia", ha detto Hokul.

Personale sanitario indiano con protezioni impegnato nelle vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie a Chennai, capitale dello stato indiano di Tamil Nadu

Personale sanitario indiano con protezioni impegnato nelle vaccinazioni contro il vaiolo delle scimmie a Chennai, capitale dello stato indiano di Tamil Nadu - Ansa

Sono intorno ai 13mila (13.043) i casi di vaiolo delle scimmie identificati al 26 luglio in 37 Paesi in aree di tutta la regione europea dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Di questi, 12.761 casi sono stati segnalati da 32 Paesi/aree al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc) e all'Ufficio regionale europeo dell'Oms attraverso il sistema di sorveglianza Tessy, di cui 12.689 confermati in laboratorio. La maggior parte dei casi riguarda persone di età compresa tra 31 e 40 anni (41%) e maschi (99,4% degli infettati). Fra i contagiati per i quali è noto lo stato Hiv, il 37% è sieropositivo al virus dell'Aids.

Nella maggior parte dei casi l'infezione si è presentata con un'eruzione cutanea (94,7%) e sintomi sistemici come febbre, affaticamento, dolori muscolari, vomito, diarrea, brividi, mal di gola o mal di testa (67%). Nel 6,2% dei casi c'è stato un ricovero in ospedale. Un caso è stato ricoverato in terapia intensiva per ragioni non correlate all'infezione. Alcune infezioni (34) riguardano operatori sanitari, ma per loro - si precisa nel bollettino Ecdc/Oms - non è stata segnalata esposizione professionale.

Al momento "c'è un vaccino contro il vaiolo, chiamato MVA-BN, che è stato approvato in Canada, Unione europea (con il nome Imvanex*) e Stati Uniti per l'uso contro il vaiolo delle scimmie. Anche altri due vaccini, LC16 e ACAM2000, sono al vaglio per l'uso contro il virus. Tuttavia mancano ancora dati sull'efficacia dei vaccini per il vaiolo delle scimmie o su quante dosi potrebbero essere necessarie secondo quanto dichiarato dal direttore generale dell'Organizzazione mondiale della sanità, Tedros Adhanom
Ghebreyesus, durante il briefing periodico con la stampa.

L'Oms ha anche raccomandato la vaccinazione mirata per chi è stato esposto a qualcuno con il vaiolo delle scimmie e per le persone ad alto rischio di esposizione al virus, inclusi gli operatori sanitari, alcuni lavoratori di laboratorio e persone con più partner sessuali anche se, per il momento, non viene raccomandata la vaccinazione di massa. La vaccinazione, inoltre, non garantisce una protezione immediata contro infezioni o malattie, ma questa può richiedere diverse settimane per svilupparsi. "Ciò significa che le persone vaccinate dovrebbero continuare ad adottare misure per proteggersi, evitando contatti ravvicinati, compresi quelli sessuali, con altri che hanno o corrono il rischio di contrarre il vaiolo delle scimmie".


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