martedì 28 febbraio 2012
Il responsabile della Farnesina ha incontrato i due soldati incriminati per la morte di due pescatori scambiati per pirati. ​Al termine della visita in India, l'annuncio di una rafforzata cooperazione economica tra i due Paesi.
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​Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha consegnato nelle mani delle più alte cariche indiane le condoglianze del governo e del popolo italiano per la morte dei due pescatori al largo delle coste del Kerala; ma ha voluto sottolineare che tanto i due indiani che i marò sono vittime di una «minaccia comune», la pirateria.Il ministro lo ha detto direttamente al suo omologo indiano, Mallaiah Krishna, esprimendo l'auspicio che Italia e India si impegnino insieme nei consessi internazionali per contrastare il fenomeno. «Dobbiamo stare insieme per combattere questa minaccia che si sta espandendo in ogni parte del mondo e anche nell'Oceano Indiano», ha detto Terzi nella conferenza stampa finale al termine dell'incontro. Nel pomeriggio Giulio Terzi ha incontrato i marò italiani, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in stato di fermo. L'incontro, nella guest house recintata che ospita il circolo della polizia locale, è durato poco più di una decina di minuti. Sul posto, oltre alla stampa italiana, c'erano decine di televisioni locali. Uno dei risultato della visita in India del ministro, che si è confrontato con il ministro del Commercio e dell'industria dell'India Shri Anand Sharma, è stata la formazione di cinque gruppi di lavoro: Infrastrutture,Manifattura, Innovazione, Scienza, Ict e Farmaceutica, oltre ad altri due gruppi di lavoro su Turismo e Agro-alimentare. Annunciata la formazione di un Business Forum in occasione della prossima visita del ministro dell commercio e industria dell'India in Italia. Shri Sharma ha poi enfatizzato come l'adozione di un regime di liberalizzazione dei visti, che l'India già applica nei confronti degli imprenditori italiani, dovrebbe favorire la coooperazione economica tra i due Paesi.Da parte italiana, il ministro Terzi ha assicurato che verrano sveltite le procedure per i visti e che si registragià la concessione di un numero crescente di visti per ragioni di business.
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