martedì 27 marzo 2012
Juba denuncia il bombardamento, da parte delle forze aeree del Sudan, del principale campo di petrolio a Bentiu nei pressi del confine.​ Il consorzio che gestisce l'impianto conferma. Gli scontri erano cominciati ieri in diverse località lungo la frontiera, ancora incerta dopo l'indipendenza del Sud Sudan lo scorso luglio. Allarme Onu per 16mila rifugiati.
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ll Sud Sudan denuncia il bombardamento, da parte delle forze aeree del Sudan, del principale campo petrolifero del Paese, nei pressi del confine."Hanno bombardato il principale giacimento a Bentiu", ha detto il ministro dell'informazione Gideon Gatpan. L'esercito sudanese non ha commentato. Il consorzio Gnpoc che gestisce l'impianto ha invece confermato l'accaduto.Il Sud Sudan non vuole "entrare in una nuova guerra senza senso" con il Sudan. Lo ha affermato oggi il ministro dell'informazione sud-sudanese, all'indomani dell'inizio di nuovi scontri armati lungo la zona contesa di confine. Le forze militari di Juba "sono in grado di difendere il proprio territorio e la propria integrità", ha ammonito il ministro Barnaba Marial Benjamin.Gli scontri, scoppiati ieri in diverse località lungo la frontiera non ancora bene demarcata, sono stati tra i più aspri da quando il Sudan del Sud è diventato indipendente a luglio.Le violenze hanno spinto il presidente sudanese Omar Hassan al-Bashir a sospendere viaggio a Juba per incontrare l'omologo Salva Kiir, che avrebbe dovuto risolvere una serie di controversie, come ha detto la radio di Stato del Sudan.L'Alto Commissariato Onu per i rifugiati (Unhcr) è estremamente preoccupato per i circa 16 mila rifugiati sudanesi nell'insediamento temporaneo di Yida, nei pressi della contesa zona del Lake Jau, vicino allafrontiera tra Sudan e Sud Sudan. L'Unhcr sta discutendo con i leader dei profughi per un urgente trasferimento in una zona più sicura.
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