martedì 5 maggio 2009
Il commando ha attaccato con bombe e fucili gli ospiti della cerimonia in un villaggio nel sud-est curdo. Presi 8 sospettati. Una faida famigliare le motivazioni del massacro.
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Il governatore della provincia di Mardin, Ahmet Ferhat Ozen, ha detto che 44 persone, tra cui donne e bambini, sono rimaste uccise quando uomini armati non identificati hanno attaccato la festa di matrimonio nel villaggio di Sultankoy. A quanto ha potuto riferire, gli assalitori, che indossavano delle maschere, hanno fatto irruzione nel salone dove erano riuniti gli ospiti del matrimonio e hanno aperto il fuoco con fucili automatici e bombe a mano.I media locali dicono che le famiglie dello sposo e della sposa includono membri della milizia di Stato, il cui compito è combattere la guerriglia dei separatisti curdi nella regione.La polizia ha fermato otto persone sospettate di essere gli autori della strage. Lo ha detto il ministro dell'Interno turca, Besir Atalay, che ha anche attribuito esplicitamente ad una faida familiare le motivazioni del massacro.
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