giovedì 1 agosto 2013
​La "talpa" dei servizi americani ha potuto lasciare l'aeroporto della capitale dopo più di un mese: la Russia gli ha concesso provvisoriamente di restare nel paese. Gli Usa: scelta ingiustificata, non è dissidente ma imputato.
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La "talpa" del Datagate Edward Snowden ha ricevuto i documenti che gli permettono di lasciare l'aeroporto Sheremetevo di Mosca dove era bloccato dal 23 giugno in attesa di asilo. L'ex dipendente della Nsa, che ha rivelato i programmi di sorveglianza segreta del governo americano, è uscito dallo scalo: la Russia gli ha concesso l'asilo temporaneo, nonostante gli Usa avessero chiesto di non farlo. Secondo il suo avvocato, è diretto in un luogo tranquillo ma segreto.La reazione americana non si è fatta attendere. Siamo "estremamente delusi dalla scelta russa" ha detto Jay Carney,  portavoce della Casa Bianca. E poi ha aggiunto: "Ed Snowden non è nè un informatore, nè un dissidente, ma è imputato di gravi crimini. La scelta russa non ha alcuna giustificazione"

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