venerdì 29 maggio 2009
A pochi giorni dal voto il presidente sfida la criminalità diffusa delle periferie: più controlli mirati e ronde di zona. Negli istituti in mano al bullismo perquisizioni di zaini e metal detector. La rivolta dell’opposizione socialista: «Solo scopi elettorali».
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Bando assoluto alle armi nelle scuole francesi grazie pure a «perquisizioni» degli zaini, ma anche «riconquista» dei quartieri difficili. Sono parole dure e proposte pesanti quelle che Nicolas Sarkozy ha sfoderato ieri nel corso di un atteso discorso sulla sicurezza, subito al centro di plausi ed attacchi. Davanti a una Francia turbata dalla lunga serie recente di misfatti che hanno in particolare macchiato il mondo scolastico – insegnanti accoltellati, tentativi di rapimento di studenti, casi gravi di bullismo –, il capo dell’Eliseo ha presentato un piano in grande stile fondato in particolare sul rafforzamento dei controlli in tutte le scuole, soprattutto laddove regna un clima di terrore e cresce il fenomeno delle bande.Sarkozy promette pure una «mobilitazione completa delle forze dell’ordine» nelle «cité», i sobborghi ad alto tasso d’immigrazione dove nelle scorse settimane le reti di trafficanti non hanno esitato a impiegare armi da guerra contro le pattuglie di polizia. «Nessuna strada, nessuno scantinato, nessuna tromba di scale dev’essere abbandonata ai criminali», ha martellato il capo dell’Eliseo, riprendendo i vecchi toni da «sceriffo» che ne avevano accompagnato l’ascesa politica durante il lungo incarico al ministero dell’Interno.  Dal prossimo anno scolastico, i sorveglianti potranno frugare negli zaini degli studenti. In caso di particolari difficoltà, inoltre, il provveditorato più vicino potrà sguinzagliare negli istituti squadre di agenti appositamente formati. Nelle strutture più difficili, i presidi avranno poi la facoltà di chiedere l’intervento di riservisti della polizia per la sorveglianza dei locali interni e dei perimetri esterni. Nelle prossime settimane, in proposito, verrà effettuato un «check up» della sicurezza per predisporre tutte le misure necessarie. Fra queste, il ministro dell’Istruzione Xavier Darcos non ha escluso neppure l’installazione di varchi elettronici come negli aeroporti. Contro la diffusione della criminalità nelle periferie «sensibili», Sarkozy promette un drastico aumento delle maxioperazioni mirate di polizia. Le ronde diventeranno più frequenti soprattutto a nord di Parigi, negli stessi quartieri dove restano evidenti le tracce della terribile crisi dei roghi dell’autunno 2005. Ma occorrerà anche «colpire i delinquenti al portafoglio». Per incastrare i burattinai dei traffici illeciti, degli agenti saranno formati per «snidare i segni esteriori di ricchezza indebita». Il fisco presterà man forte.Più in generale, le telecamere di sorveglianza diventeranno uno «strumento fondamentale della politica di sicurezza». E Sarkozy promette anche un piano di lotta contro i furti d’appartamento, anch’essi in forte aumento. A pochi giorni dalle elezioni europee, test politico che cade in Francia quasi a metà del mandato presidenziale, l’opposizione socialista denuncia un «colpo elettoralistico in piena regola» all’insegna della «repressione». Ma per la maggioranza neogollista, il centrosinistra fa prova solo di «buonismo a oltranza».
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