mercoledì 24 febbraio 2021
Da lunedì sono scoppiati scontri in tre città: chiaramente coordinati dai leader di due organizzazioni criminali che puntano alla leadership
Il dolore dei parenti delle vittime all'esterno della prigione di Guayaquil,

Il dolore dei parenti delle vittime all'esterno della prigione di Guayaquil, - Reuters

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Almeno 79 detenuti sono morti in varie carceri dell'Ecuador questa settimana, dopo che le autorità hanno ripreso il controllo delle strutture in tre città. Centinaia di agenti di polizia e militari si sono riversati nelle prigioni dopo che erano scoppiati scontri, evidentemente coordinati, nelle ali di massima sicurezza dove le bande rivali combattevano per la leadership. Le autorità hanno detto che gli scontri iniziati lunedì notte sono stati accelerati da una ricerca di armi effettuata nelle carceri. Secondo l'agenzia nazionale responsabile delle strutture detentive, 37 denuti sono morti a Guayaquil, 34 a Cuenca, otto a Latacunga.

Il fumo si leva dal carcere di Cuenca

Il fumo si leva dal carcere di Cuenca - Ansa

Circa il 70% della popolazione carceraria del Paese si trova nei centri in cui si sono verificati i disordini.
Il direttore delle carceri Edmundo Moncayo ha detto che due gruppi stanno cercando di ottenere «una leadership criminale all'interno dei centri di detenzione». Le aree di massima sicurezza tendono a ospitare detenuti legati ad omicidi, traffico di droga, estorsioni e altri crimini gravi. Rivolte nelle carceri si sono verificate relativamente di frequente negli ultimi anni in Ecuador, le cui prigioni erano state progettate per circa 27mila detenuti ma ne ospitano circa 38mila.

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