martedì 27 settembre 2011
Il sospetto che l'investimento mortale di un 19enne di Katunitsa, nel sud della Bulgaria, sia stato commissionato dal clan rom di Kiril Rashkov, a capo di un impero del contrabbando, ha scatenato la rabbia popolare.
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Due morti, decine di feriti, compresi alcuni poliziotti, e 127 arresti. Questo il bilancio della rivolta contro i rom, scoppiata a Katunitsa, nel sud della Bulgaria, roccaforte di un potente clan rom. Il clan fa capo al leader rom Kiril Rashkov, noto come "il re Kiro", che negli anni Novanta, caduto il regime totalitario, iniziò la produzione clandestina e il traffico illecito di superalcolici, mettendo in piedi un vero e proprio impero. Tutto è iniziato venerdì sera, quando un pulmino guidato da un rom con a bordo dei parenti di re Kiro ha investito il diciannovenne bulgaro Anghel Petrov, che portava a passeggio il suo cane nella via centrale del paese. Trascinato per quindici metri, Anghel è morto sul colpo, mentre il conducente del pulmino è sparito.L'episodio ha provocato una vera e propria rivolta degli abitanti bulgari di Katunitsa. Amici e parenti di Anghel sono arrivati anche dal capoluogo della regione, la città di Plovdiv, per chiedere giustizia e l'espulsione del clan di Rashkov dal paese. In tanti si sono detti convinti che re Kiro avrebbe mobilitato appositamente dei killer, perché Anghel aveva litigato con i suoi nipoti.Il silenzio delle autorità ha fatto degenerare la protesta, sfociata in aperti scontri di piazza. Sabatosera circa duemila bulgari hanno assalito una delle tenute di re Kiro, dando fuoco a tre dei suoi palazzi. Per ripristinare l'ordine sono intervenuti la gendarmeria e i reparti speciali, che hanno respinto la folla inferocita, arrestando più di cento persone. Nel corso delle proteste è morto per infarto un altro giovane, il sedicenne Pavel, malato di cuore e amico di Anghel. Secondo l'agenzia Blitz, la gendarmeria ha coperto la fuga di re Kiro e della sua famiglia verso una direzione sconosciuta. Intanto la polizia ha bloccato alla frontiera il 55enne autista assassino, mentre tentava di fuggire in Turchia."Il clan di Rashkov maltratta anche i suoi uomini, non fa differenza tra rom, bulgari e turchi, loro sono i padroni e tutti gli altri sono degli schiavi", ha detto Tsvetelin Kancev, leader della Euroroma, un'organizzazione dei rom in Bulgaria.Oggi è stato reso noto che ter evitare altri incidenti, sono stati arrestati oltre un centinaio di partecipanti alle proteste anti-rom in corso la notte scorsa in Bulgaria. Lo ha riferito il ministrodell'Interno, Vesselin Vuchkov.
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