giovedì 4 marzo 2021
Gli ayatollah accettano di tenere riunioni «tecniche »dopo il ritiro da parte di Francia, Germania e Gran Bretagna di una risoluzione di denuncia
La sede dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'Energia atomica) a Vienna

La sede dell'Aiea (Agenzia internazionale per l'Energia atomica) a Vienna - (Ansa)

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Ad aprile si rimetteranno in carreggiata i rapporti tra l’Aiea (Agenzia internazionale per l’energia atomica) e Teheran deragliati durante la presidenza Trump (e che Biden vorrebbe ripristinare). Teheran ha accettato di tenere riunioni con gli esperti tecnici dell’agenzia Onu per «chiarire una serie di questioni». Lo ha annunciato il direttore generale dell’Agenzia Onu, Rafael Grossi, spiegando che i primi «incontri tecnici» si terranno dall’inizio del mese prossimo. In particolare, l’Aiea punta ad approfondire la sospetta presenza di materiale nucleare in siti non dichiarati da Teheran.

Il Direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi

Il Direttore generale dell'Aiea, Rafael Mariano Grossi - (Ansa)

La risoluzione di denuncia targata Francia, Germania e Regno Unito

​L’intesa è arrivata alla fine di lunghe trattative iniziate quando i tre firmatari europei dell’accordo nucleare del 2015 – Francia, Germania e Regno Unito – hanno ritirato la proposta di una risoluzione che criticava l’Iran per la decisione, annunciata settimana scorsa, di iniziare a limitare l’accesso degli ispettori dell’Aiea agli impianti attuali. Non è stato dichiarato il motivo per cui i tre Paesi europei abbiano preso tale decisione, ma è stato ampiamente riferito che Russia e Cina, gli altri membri dell’accordo nucleare, erano contrari all’idea, ritenendola un innesco per estremizzare ancora di più la posizione degli ayatollah. L’Iran ha salutato con favore il dietrofront: «Gli sviluppi di oggi – ha commentato un portavoce del ministero degli Esteri – possono mantenere aperta la via delle diplomazia e preparare il terreno per la piena attuazione degli impegno di tutte le parti». Il messaggio sembra indirizzato all’Amministrazione Biden, che non ha mai fatto mistero di voler riattivare il dialogo con Teheran, su precise condizioni.
L’ex presidente Donald Trump aveva ritirato unilateralmente gli Stati Uniti dall’intesa nel 2018, dicendo che doveva essere rinegoziato. Da allora, Teheran ha violato le restrizioni per cercare di fare pressione sulle altre nazioni. Prima della decisione di iniziare a limitare l’accesso dell’Aiea, l’Iran aveva iniziato ad arricchire più uranio di quanto consentito e con una purezza maggiore.

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