sabato 10 aprile 2021
Avrebbero strappato un adesivo con versetti del Corano, una è stata aggredita in corsia. Ma l'accusa nasconderebbe tensioni tra il personale dell'ospedale
Donne cristiane in Pakistan

Donne cristiane in Pakistan - Ansa

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Due infermiere cristiane di Faisalabad, città del Punjab pakistano, sono accusate di aver compiuto vilipendio al Corano e sono accusate in base al codice penale pakistano 295 B, uno degli articoli della famigerata "legge di blasfemia", che punisce il vilipendio al libro sacro dell'islam. La notizia arriva dall'Agenzia Fides.

Secondo il denunciante, il sovrintendente medico Mirza Mohammad Ali dell'ospedale civile di Faisalabad, l'8 aprile due infermiere cristiane Mariam Lal e Navish Arooj hanno rimosso e strappato da un armadio un adesivo che conteneva versi del Corano. Il medico afferma che Navish Arooj ha rimosso l'adesivo e lo ha consegnato a Maryam, che l'ha nascosto nella sua mano quando ha visto una caposala, Rukhsana, che veniva verso di loro. Su richiesta dell'infermiera capo, Maryam, secondo il racconto, non sarebbe stata in grado di darle una risposta adeguata. La caposala ha preso l'adesivo in custodia e ha scattato delle foto. Il giorno dopo, 9 aprile, l'infermiera, di religione musulmana, ha condiviso la questione con l'amministratore dell'ospedale e con l'ispettore sanitario Faisal Yaqoob. Questi hanno ritenuto entrambe le infermiere cristiane colpevoli di aver disonorato i versetti del Sacro Corano, sporgendo denuncia per blasfemia.

Nel parapiglia scatenatosi in ospedale, uno dei ragazzi del reparto, Muhammad Waqas, ha tentato di uccidere l'infermiera cristiana Maryam con un coltello, ma l'ha solo ferita al braccio. Ora entrambe le infermiere sono sotto la custodia della polizia.

Kashif Aslam, coordinatore del programmi nella Commissione nazionale per la Giustizia e la pace, dei vescovi del Pakistan, parlando a Fides, rileva : “E' un'altra falsa accusa contro le donne cristiane; c'è una questione personale tra i membri dello staff che deve essere scoperta nell'inchiesta. I fedeli cristiani hanno profonda sensibilità su questi temi , e inoltre viene insegnato loro a rispettare le altre religioni. Non credo che le giovani infermiere cristiane abbiano profanato l'adesivo contenente i versi del Sacro Corano ”.

Saleem Iqbal, attivista cristiano per i diritti umani parlando a Fides afferma: “È allarmante vedere aumentare le persone accusate ingiustamente in casi di blasfemia e le conversioni forzate delle ragazze appartengono a minoranze religiose. Questo è il secondo caso che si registra quest'anno: in precedenza l''infermiera cristiana Tabitha Gill è stata accusata in un ospedale di Karachi”. Aggiunge: “Facciamo appello ai politici cristiani affinché si affrettino ad agire per proteggere il loro popolo e chiediamo ai fedeli di essere sempre attenti a quanti possono intrappolarli in tali questioni, utilizzando la blasfemia per rancori personali o gelosie personali”.

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