giovedì 21 luglio 2016
​Potrebbero essere rinviati a giudizio i presunti responsabili dell'attacco. Cresce la polemica dopo l'articolo di Libération secondo cui il governo avrebbe mentito sul dispiegamento di forze sulla promenade, presidiata soltanto dalla polizia municipale.
Nizza, cinque sospetti davanti al giudice
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​Compariranno oggi in tribunale e potrebbero essere messe formalmente sotto indagine le cinque persone fermate per essere interrogate sulla strage di Nizza del 14 luglio scorso, nella quale sono morte 84 persone, tra le quali 6 italiani, e circa duecento sono state ferite. Secondo la fonte giudiziaria, dalla quale proviene la notizia dell'interrogatorio e del possibile rinvio a giudizio, i sospetti sono stati trasferiti dalla custodia dell'unità francese antiterrorismo Sdat di Levallois-Perret, alle porte di Parigi, al palazzo di giustizia della capitale per la prima comparizione davanti al giudice. Si tratta di quattro uomini e una donna che hanno tra  i 22 e i 40 anni ed erano in contatto con Mohamed Lahouaiej Bouhlel, l'uomo che si è lanciato con un camion contro la folla in festa, su Promenade des Anglais, durante la festa nazionale francese. Tra di essi vi è una donna albanese che, insieme ad un suo connazionale trentottenne, avrebbe aiutato il tunisino a procurarsi la pistola con cui ha sparato contro la polizia mentre seminava la morte tra le trentamila persone che assistevano ai fuochi d'artificio. C'è poi un ventiduenne, il destinatario dell'smscontenente la richiesta di "più armi" inviato poco prima dellastrage da Bouhlel. Nessuno dei cinque, come del resto lo stessokiller, era noto all'intelligence francese. Le polemiche continuano sulle presunte falle nel sistema di sicurezza denunciate dal quotidiano Libération anche se il presidente francese Hollande ha promesso "verità e trasparenza" con l'avvio di un'inchiesta amministrativa i cui risultati saranno resi noti la prossima settimana. Secondo Libération la zona chiusa al traffico, da dove entrò il tir guidato dal killer, era presidiata soltanto da due agenti della polizia municipale anzichè da diversi poliziotti del corpo nazionale come dichiarato dalle autorità. E' vivo l'eroe in scooter che ha provato a fermare lo stragista. 'L'ho picchiato", ha dichiarato,"E lui mi ha sparato ma la pistola si è inceppata".

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