venerdì 16 ottobre 2015
​Decine di morti dopo 2 esplosioni a Maiduguri, nel Nordest. I sospetti sui terroristi di Boko Haram.
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Decine di persone sono rimaste uccise nell'attentato messo a segno ieri sera da due attentatori in una moschea di Maiduguri, nel Nord-Est della Nigeria. "Tutti quelli che erano nella moschea sono morti. Non una sola persona è riuscita a salvarsi", ha detto un commerciante che si trovava vicino al luogo dell'attentato, Muhtari Ahmadu. Un vigilante che sostiene le forze di sicurezza contro i jihadisti di Boko Haram, Amadu Marte, ha precisato che sono stati contati "42 cadaveri fuori dalla moschea". Dopo le esplosioni, la moschea è crollata, ferendo "molte persone che erano in preghiera", si legge nel comunicato della polizia. Secondo il racconto dei testimoni, i kamikaze si sono mischiati ai fedeli: uno degli attentatori si è fatto esplodere una volta entrato nella moschea, mentre il secondo ha innescato l'esplosivo poco dopo, quando molte persone stavano accorrendo per prestare soccorso alle prime vittime. "Quando i soccorritori e la gente comune si sono radunati davanti al luogo, c'è stata la seconda esplosione, che ha ucciso molte persone", ha raccontato ancora Marte. Al momento non è giunta alcuna rivendicazione, ma i sospetti cadono su Boko Haram, movimento islamista nato proprio a Maiduguri nel 2002, contro cui Nigeria, Niger, Ciad e Camerun hanno lanciato un'offensiva congiunta a fronte del moltiplicarsi di attacchi nelle zone di confine.Due giorni fa, l'amministrazione americana ha annunciato l'invio di 300 militari in Camerun per operazioni di intelligence, monitoraggio e ricognizione contro Boko Haram. Sono almeno 17.000 le persone rimaste uccise e oltre 2,5 milioni quelle costrette ad abbandonare le proprie case a causa della rivolta armata lanciata da Boko Haram nel 2009.
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