martedì 20 settembre 2022
Elicotteri della giunta militare hanno mitragliato per un'ora contro la scuola di un monastero buddista: "Nascondeva ribelli". Sarebbero una trentina i feriti
Raid governativo su una scuola: 13 vittime, almeno 11 bambini

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Elicotteri della giunta militare del Myanmar (ex Birmania) hanno colpito una scuola nel centro-nord, uccidendo almeno 13 persone, tra cui 11 bambini. Lo riferiscono un amministratore dell'istituto e un operatore umanitario, scrive il Guardian online. L'Unicef conferma "un attacco aereo e di fuoco indiscriminato in aree civili lo scorso 16 settembre, tra cui una scuola a Tabayin Township, nella regione di Sagaing", precisando che si stanno verificando i dettagli.

L'agenzia delle Nazioni Unite aggiunge che almeno 15 bambini della scuola risultano scomparsi e, nel chiederne il rilascio "immediato e sicuro", ribadisce che "le scuole devono essere sicure, i bambini non devono mai essere attaccati".

L'amministratrice della scuola Mar Mar ha raccontato che stava cercando di portare gli studenti in un nascondiglio sicuro quando, venerdì scorso, due dei quattro elicotteri governativi Mi-35 che si sono alzati a nord del villaggio di Let Yet Kone a Tabayin, a circa 110 chilometri a nord-ovest di Mandalay, hanno iniziato a sparare con mitragliatrici e armi più pesanti contro la scuola.

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La scuola, che conta 240 studenti dall'asilo alle elementari, è situata in un complesso del monastero buddista del villaggio. Da quando i militari hanno estromesso il governo eletto di Aung San Suu Kyi nel febbraio dello scorso anno, le Nazioni Unite hanno documentato 260 attacchi a scuole e personale educativo, ma questo sarebbe il più alto numero di bambini uccisi. L'attacco alla scuola, secondo la giunta militare, aveva come obiettivo i ribelli che si nascondevano nell'area.

"Gli alunni non hanno fatto nulla di male, non avrei mai pensato che sarebbero stati colpiti dalle mitragliatrici", ha detto l'amministratrice della scuola, Mar Mar. Quando lei, gli alunni e gli insegnanti sono riusciti a rifugiarsi nelle aule, una maestra e un bimbo di 7 anni erano già stati colpiti al collo e alla testa. "Hanno continuato a sparare contro il complesso dall'alto per un'ora", ha detto Mar Mar. "Non si sono fermati nemmeno per un minuto".

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Quando l'attacco aereo è cessato, ha raccontato la donna, circa 80 soldati sono entrati nel complesso del monastero, sparando nelle aule e ordinando a tutti di uscire. Mar Mar ha raccontato di aver visto circa 30 alunni con ferite sulla schiena, sulle cosce, sul viso e su altre parti del corpo. Alcuni avevano perso degli arti.

I soldati, scrive il Guardian, hanno catturato anche più di 20 persone, tra cui 9 bambini feriti e tre insegnanti. Due persone sono state accusate di essere membri della Forza di Difesa Popolare antigovernativa, l'ala armata della resistenza all'esercito.

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