sabato 2 giugno 2012
La Corte Penale del Cairo ha condannato all'ergastolo l'84enne ex presidente egiziano, riconoscendolo colpevole della morte di oltre 850 manifestanti, durante l'insurrezione del febbraio 2011.
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Nel processo per omicidio plurimo e corruzione a carico di Hosni Mubarak, la Corte Penale del Cairo ha condannato all'ergastolo l'84enne ex presidente egiziano, riconoscendolo colpevole della morte di oltre 850 manifestanti, durante l'insurrezione che l'11 febbraio 2011 lo costrinse infine a cedere il potere, per aver ordinato alle forze di sicurezza di aprire il fuoco sulla folla. Il carcere a vita è stato altresì inflitto a Habib al-Hadly, all'epoca dei fatti ministro dell'InternoMUBARAK RIFIUTA DI ENTRARE IN CARCEREMubarak si è rifiutato di lasciare l'elicottero militare che lo aveva trasportato al carcere di massima sicurezza di Tora, dove il giudice Ahmed Refaat lo aveva destinato. Lo riferiscono fonti della sicurezza egiziana, affermando che sono stati necessari una trenina di minuti per convincere Mubarak a lasciare il veivolo e a entrare nell'ospedale del carcere al sud del Cairo, dove sono detenuti altri esponenti di spicco del deposto regime. Nello stesso carcere si trovano anche i figli dell'ex raìs, Alaa e Gamal.Fino ad oggi, Mubarak era detenuto nel Centro medico internazionale appena fuori dal Cairo, dove alloggiava in una doppia suite di 250 metri l'una. I medici avevano sempre detto che l'ex presidente doveva restare in questa struttura di elite per le sue precarie condizioni di salute, dovute anche dal suo rifiuto a mangiare. I medici avevano anche diagnosticato a Mubarak una severa depressione.​
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