martedì 21 novembre 2017
L'iniziativa, nella zona di Tijuana denominata "La porta della speranza, ha consentito le nozze tra lo statunitense Brian Houston e la messicana Evelia Reyes
Evelia Reyes e Brian Houston al momento del "sì" a cavallo del confine (Ansa)

Evelia Reyes e Brian Houston al momento del "sì" a cavallo del confine (Ansa)

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L'amore supera i muri. Un cittadino statunitense e una cittadina messicana si sono sposati alla
frontiera lungo i loro due Paesi, in una cerimonia dalla portata simbolica in un momento in cui il presidente Usa Donald Trump vuole costruire un muro per bloccare i flussi migratori provenienti da sud.

"Per due amanti questo muro non esiste. L'amore non conosce le frontiere", ha dichiarato la sposa, Evelia Reyes, in abito bianco. I due sposi hanno detto il loro sì in presenza di un giudice messicano alla "Porta della speranza", il varco nella barriera che separa dei due paesi a Payas de Tijuana e che è stata aperta per un'ora dalle guardie di frontiera Usa appositamente per la cerimonia.

Le nozze sono state organizzate dai "Border Angels", una Ong di difesa dei diritti dei migranti. Si è svolta proprio alla frontiera, sotto l'occhio attento delle guardie di frontiera e in presenza di alcuni parenti.

La sposa è originaria dello Stato di Guerrero, nel sud del Messico, ha spiegato alla stampa. Ha incontrato il marito, Brian Houston, tre anni fa a Tijuana. Non avendo i documenti richiesti, non si è potuta recare negli Usa, problema che viene ora risolto dal matrimonio. Secondo il giornale San Diego Tribune, Brian Houston non poteva per conto suo recarsi a Tijuana per il matrimonio per ragioni non precisate.

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