lunedì 26 luglio 2010
La più grande festa al mondo di musica techno si è trasformata in una immane tragedia: 19 persone sono morte a Duisburg, in Germania, e altre 516 sono rimaste ferite. Fra le vittime anche una ragazza di 21 anni di Brescia, Giulia Minola. La procura indaga per omicidio colposo.
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I procuratori tedeschi hanno aperto un'indagine sulla ressa che sabato scorso ha ucciso 19 persone e ne ha ferite 342 alla Love Parade, festival di musica techno a Duisburg. «I magistrati di Duisburg stanno indagando per omicidio colposo», ha detto il procuratore Rolf Haferkamp, aggiungendo che l'inchiesta è contro ignoti. Sei stranieri, tra cui un'italiana e altri provenienti di Spagna, Bosnia, Olanda, Australia e Cina sono morti nella calca sabato scorso, quando orde di giovani si sono spinti in un tunnel che portava alla festa.Le autorità ieri non sono state in grado di spiegare la dinamica della tragedia, avvenuta nella galleria che porta a una rampa verso il piazzale del festival, precisano che i morti -- tutti tra i 20 e i 40 anni -- sono stati trovati sulla rampa e nessuno nel tunnel. «Si deve rispondere alla domanda "Perché è successo?"», ha detto ieri ad una conferenza stampa il sindaco di Duisburg Adolf Sauerland. «Ma non si dovrebbero dare giudizi affrettati». La tragedia ha scosso un paese che normalmente è ben organizzato per i grandi eventi. «Ci deve essere un esame molto intenso per capire come questo è successo», ha detto la cancelliera Angela Merkel in una nota diffusa da Bayreuth, in Baviera. «Dobbiamo fare di tutto per evitare che riaccada», ha aggiunto. L'organizzatore della Love Parade Rainer Schaller ha detto che non ci saranno altri festival del genere.Cause non chiare. La polizia inizialmente ha detto che il sovraffollamento ha provocato la ressa. Il capo del sindacato della polizia tedesca, Rainer Wendt, ha spiegato che Duisburg era il posto sbagliato per questo tipo di evento, nato a Berlino nel 1989. «Duisburg era una location una location totalmente inappropriata per un evento come questo», ha detto. Il capo della polizia di Duisburg Detlef von Schmeling ha spiega che comunque la polizia aveva approntato dei punti per controllare l'afflusso delle persone e che c'era spazio per muoversi quando è avvenuta la tragedia.«Non posso confermare che ci fosse una massiccia pressione nel tunnel», ha detto Von Schmeling, aggiungendo di non ritenere che la calca sia stata causata dal panico, ma precisando che il giudizio definitivo arriverà dai magistrati al termine dell'inchiesta. I procuratori hanno detto che esamineranno i piani per la sicurezza degli organizzatori.La ragazza italiana. Fra i morti anche una ragazza di 21 anni di Brescia, Giulia Minola, che studiava moda e design a Milano. Con lei è rimasta lievemente ferita anche un'amica torinese, Irina Di Vincenzo. In totale i feriti italiani sono quattro, tutti già medicati e dimessi. «Ho molto da denunciare» ha detto Irina al telefono «ma ora non mi si chieda di parlare».La preghera del Papa. «Profondo dolore» per la «tragedia» di Duisburg è stato espresso oggi dal papa, subito dopo l'Angelus domenicale a Castelgandolfo. «Ricordo nella preghiera - ha detto - i giovani che hanno perso la vita».
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