venerdì 16 agosto 2013
I 15 membri del Consiglio di sicurezza sottolineano «la necessità di perseguire con la giustizia i responsabili» dell'atto terroristico che ieri a Beirut ha causato la morte di almeno 20 persone.
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Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni unite "condanna fermamente" l'attentato sanguinario commesso ieri a Beirut e chiede ai libanesi di "astenersi da ogni implicazione nella crisi siriana". In una dichiarazione unanime, i 15 membri del Consiglio sottolineano inoltre "la necessità di perseguire con la giustizia i responsabili" di quello che definiscono come essere stato un "atto odioso". "I membri del Consiglio di sicurezza chiedono a tutti i libanesi di salvaguardare l'unità nazionale contro i tentativi di minare la stabilità del Paese", si legge in un comunicato diffuso oggi, che sottolinea "l'importanza per tutte le parti libanesi di astenersi da ogni implicazione con la crisi siriana".Almeno 20 persone sono morte e una cinquantina sono rimaste ferite in Libano a seguito di una forte esplosione avvenuta ieri nella capitale Beirut. L'esplosione si è verificata tra i quartieri meridionali della città Bir el-Abeid e Roueiss, roccaforti di Hezbollah.Un comunicato dell'esercito precisa che l'esplosione è stata provocata da un'autobomba. Un gruppo islamico sunnita fino ad ora sconosciuto, le Brigate di Aisha, ha rivendicato la responsabilità per l'esplosione. Il gruppo ha detto che si è trattato di un'azione contro il movimento sciita Hezbollah e minacciando nuovi attacchi.''E' la seconda volta che decidiamo il luogo della battaglia e il momento. E ne vedrete ancora, se Dio vuole'', ha detto un uomo mascherato con a fianco due uomini armati di fucili in un video indirizzato al leader di Hezbollah Sayyed Nasrallah.Lo scorso 9 luglio un'autobomba esplose in un altro sobborgo a sud di Beirut, quello di Beir el-Abed, ferendo oltre 50 persone. Testimoni oculari riferiscono che lo scoppio ha fatto tremare la zona e che in cielo si è alzata una fitta colonna di fumo nero.Le nuove violenze accrescono i timori che il Libano venga trascinato sempre di più in una guerra civile scatenata dal conflitto in corso nella vicina Siria.

 

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