giovedì 24 marzo 2016
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DAMASCO L e forze governative siriane si sono spinte nelle ultime ore fin quasi ai sobborghi di Palmira, dal maggio dell’anno scorso nelle mani del Daehs, secondo quanto riferiscono fonti governative e degli attivisti. L’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) riferisce che l’esercito di Damasco, sostenuto da bombardamenti russi e dell’aviazione siriana, continuano a combattere con i miliziani del Daesh ad est e a sud della città, che ospita un importante sito archeologico patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Il governatore della provincia di Homs, Talal Barazi, ha detto che le forze lealiste hanno preso il controllo di alcune alture strategiche intorno alla città. Sempre secondo l’Ondus sono invece 380, tra i quali 99 bambini e ragazzi minorenni, i civili uccisi in 18 mesi di bombardamenti della Coalizione internazionale a guida Usa contro il Daesh, mentre sono almeno 4.108 le vittime tra i miliziani jihadisti del Califfato e 136 del Fronte al-Nusra, la branca siriana di al-Qaeda. Damasco, infine, ha autorizzato l’ingresso di altri aiuti umanitari in delle zone assediate anche se rifiuta sempre l’accesso a due feudi ribelli, Douma e Daraya: lo ha detto l’alto responsable dell’Onu, Jan Egeland. «Abbiamo ormai raggiunto 384.000 persone dall’inizio dell’anno in zone di difficile accesso o assediate», ha aggiunto Egeland. Il Daesh lascia Palmira (Ansa/Ap)
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